Buone notizie per chi aspettava la dimostrazione che la Legge di Murphy, se proprio non ha le caratteristiche stringenti dei teoremi matematici, quantomeno, le rasenta.
A chi non è capitato che la fetta biscottata, amorevolmente imburrata e immarmellata (hai visto mai che l’Accademia della Crusca non lo registri come neologismo al pari di petaloso!?), sia caduta con la parte farcita in giù?

E, quando siete in coda, qualunque coda, non è forse vero che quella di fianco scorre più velocemente?
Per non parlare degli autobus di città: per mezz’ora non ne arriva uno e, miracolo!, all’improvviso ne arrivano tre assieme.
È la Legge di Murphy, bellezza!

E ieri l’altro due ventenni magrebini ne hanno involontariamente certificato l’attendibilità generale dimostrando quella singola dell’articolo principale: se qualcosa può andare male lo farà.
Mi riferisco alla generazione dei ventenni e giù di lì.
Due rappresentanti della categoria, due eroi dell’eletta schiera di questi simpatici scavezzacollo, incidentalmente magrebini (detto solo per completezza di informazione) infatti, in vacanza dalle parti di Riccione e trovandosi nell’entroterra senza mezzi per tornare in città, hanno pensato bene, fingendo un malore di uno dei due, di telefonare al 118 per “strappare un passaggio”.
Il tutto tra orgogliosi sghignazzi e riprese con il telefonino postate, poi, sui social sui quali hanno ricevuto quantità di like da parte di loro coetanei parimenti bisognosi di cure psichiatriche.
Che siano stati denunciati per interruzione di pubblico servizio e non so cos’altro va da sé anche se la probabile condanna non servirà a niente perchè, se capissero la gravità di quello che hanno fatto, probabilmente, non lo avrebbero fatto.

I servizi sociali, forse, o, più sicuramente, la Cayenna risolverebbe il problema.
Ma si sa, questa è crudeltà non politicamente corretta e non si può fare Apologia di un sentimento negativo.
Quindi, come non detto.
Però una considerazione non posso non farla.
E, allora, carissimi imbecilli (detto dal profondo del cuore), noi genitori cerchiamo di difendervi facendo appello a tutto l’amore di cui siamo capaci -domandate a Grillo e a La Russa se non è vero- ma voi una mano dovreste quanto meno sforzarvi di darcela.
Non è certo investendo e uccidendo le madri con i bambini mentre, per fare i vostri video, guidate a cazzo di cane né uccidendo a botte il giovane Willy Monteiro né drogando, per poi stuprarle, le ragazze con le quali uscite né sparando con le pistole ad aria compressa contro i prof che ci aiutate.
È vero che noi genitori, cresciuti con le cazzate sessantottine a base di pane e permessivismo e di “la fantasia al potere” vi abbiamo male indirizzati ma, che diamine!, la testa non dovrebbe servirvi solo per dividere le orecchie.
Siete bravi a padroneggiare la rete, avete a disposizione mezzi per affrancarvi dai nostri errori, inimmaginabili ai nostri tempi, dunque, usate le vostre doti per trarne profitto invece di farvi assoggettare.
Nel caso non lo sapeste, sui vostri telefonini potete leggere anche tutti i libri che volete.
Fatelo!, ne trarreste solo benefici.
Per prima cosa apprendereste che lo spritz che bevete in compagnia non è un aperitivo categorico inventato da Kant.
Smettetela di inviare foto di quello che mangiate e video dell’amico che mastica chewingum.
Non avete idea di quanto si rompa i co…… chi li riceve.
Ma, soprattutto, ficcatevi in quella zucca bacata che non siete l’ombelico del mondo.
Avete capito, grandi teste di m…..?

Sergio Salomone