R. e P.

Il museo di Locri: il luogo del cuore
L’ antiquarium di Locri sorse nel lontano del 1971. Da allora accoglie e conserva i reperti che negli anni sono affiorati dagli scavi.
Negli anni le esposizioni dei reperti in quelle vetrine, ormai datate, vengono ammirati da migliaia di scolaresche, da turisti di ogni dove, da studiosi e da curiosi, se potessero parlare ci potrebbero raccontare di aver assistito a cambi generazionali e burocratici, grazie al loro ritrovamento possiamo ricostruire e raccontare la nostra storia millenaria, ricca di tradizioni, cultura e arte.
Molteplici studiosi, di alto spessore, si sono avvicendati in questi luoghi, arricchendo con una vastità di tomi scientifici che ci parlano di Locri Epizefiri, fin quando non arriva il 1998, anno in cui, quel luogo che ospitava i ritrovamenti viene elevato a Museo Nazionale, un giusto traguardo per tanta onorificenza conferita alla Locride.
Ho sempre considerato questo luogo come una seconda casa, ho incontrato tanti amici e mi sono nutrito ed arricchito di cultura e di sapere, è una fucina di idee e teatro di successi con le iniziative che abbiamo organizzato tra Archeoclub e Museo, un sodalizio perfetto, disinteressato che ha saputo cogliere ogni attimo con una sola finalità, rendere merito a questo luogo magico e importante, farlo conoscere a più persone possibile, le stesse che, alla prima visita, si rendono conto di quanto sia stata importante Locri e la megale Ellade.

Nicola Monteleone