R. e P.

E’ dall’aprile 1982 che l’associazione culturale informale “Calabria Prima Italia” (oggi “Calabria Prima Italia 1982”), fondata a Badolato Marina (CZ) dal giornalista Domenico Lanciano, si prodiga per studiare il periodo storico in cui Re Italo ha dato nome all’Italia attorno al 1500 avanti Cristo, cioè  – come affermano le cronache antiche – 16 generazioni prima della guerra di Troia che si è combattuta tra il 1194 e il 1184 (sempre in epoca precristiana). Inoltre tale Re, inventando e utilizzando i “sissizi” (pasti comuni) ha creato un primo nucleo di “democrazia etica” e usato la diplomazia per risolvere con il dialogo e l’amicizia i contenziosi tra le genti del suo territorio … tanto è che questo metodo colloquiale e conviviale si è diffuso in molte parti del Mediterraneo ed è stato lodato pure dal celebre filosofo Aristotele (384 – 322 a. C.) inserendo Re Italo (pure per le sue sagge leggi durate per oltre mille anni) come grande “statista” nella sua opera “Politica” (VII, 9, 2). Cosicché questa “prima Italia politica” è nata 3500 anni fa, imitata da numerosi popoli mediterranei, tra cui gli Ateniesi i quali, però, col tempo hanno sostituito la “democrazia etica” con la “democrazia mercantile” quale abbiano ancora oggi nel bene e nel male.

Con i secoli, il nome Italia si è diffuso dalla Calabria verso le altre regioni meridionali e poi centrali della Penisola fino al fiume Rubicone ad est e al Magra ad ovest. Così, quando si è trattato di dare un nome alla Lega dei popoli italici contro Roma nella Guerra Sociale del 91-88 a. C., fu scelta come Capitale la città di Corfinio (oggi in provincia de L’Aquila, in Abruzzo) e, per rimarcare l’unità di quelle genti, le fu dato il nome di ITALIA, evidenziato pure nelle monete del nuovo Stato. In tal modo e da allora, Corfinio è il simbolo stesso della “prima Italia unita”… nome che poi gli stessi Romani, con l’imperatore Ottaviano Augusto (63 a. C. – 14 d. C.), estesero fino alle Alpi, mentre l’imperatore Diocleziano, trecento anni dopo, ha esteso a sua volta il nome Italia anche a Sicilia, Sardegna e Corsica.

Forti sostenitori di questa Storia assai importante, l’associazione “Calabria Prima Italia 1982” (nella persona del dott. Domenico Lanciano) e i rappresentanti del Comune di Corfinio (Vicesindaco dott. Francesco Di Nisio, pure nella sua qualità di fondatore dell’associazione “Corfinium onlus”) e della Pro Loco (Presidente Angelica Luccitti) hanno appena avuto un incontro informale e preparatorio per ulteriori appuntamenti, con il proposito di realizzare qualcosa che possa risaltare ed esaltare il fatto che la Calabria ha dato il nome all’Italia e che Corfinio ne ha dato l’impronta di Italia come Nazione e, quindi, primo nucleo di Stato vero e proprio. Questa è, quindi, una prima intesa per la maggiore conoscenza e la migliore valorizzazione del periodo cosiddetto della “Prima Italia” che va, orientativamente, dal 1500 avanti Cristo fino all’estensione augustea del nome Italia a tutta la Penisola, alle soglie dell’Era cristiana oppure fino all’età dell’imperatore Diocleziano quando appunto il nome venne completato con la estensione alle tre isole maggiori.

Nel programma di questa collaborazione socio-culturale, c’è l’intenzione di realizzare una qualche iniziativa promozionale come i “Baci di Corfinio” la cui confezione riporti l’emblema di una statuina di una giovane coppia che si bacia castamente (presente nel locale Museo Archeologico) o come un vino (tipo “Italia di Corfinio”) che ricordi il ruolo di ex prima Capitale nazionale di questa città. Tra le ipotesi da perfezionare c’è pure la lo svolgimento della quarta edizione della “Festa del nome Italia” prevista per domenica 21 giugno 2026 (non a caso solstizio d’estate) proprio a Corfinio, evidenziando la moneta coniata nel 90 avanti Cristo che riporta il nome “Italia” per la prima volta in assoluto. Ricordiamo che, domenica pomeriggio 20 ottobre 2024, il Comune di Corfinio ha già sottoscritto un gemellaggio culturale (proprio per lo studio e la valorizzazione della “Prima Italia”) con la Biblioteca Pubblica Vincenziana di Davoli Marina (CZ). Si estende, perciò, l’interesse di associazioni e comunità municipali verso il periodo storico della “Prima Italia” finora quasi totalmente sconosciuto

Domenico Lanciano