I COSTI RADDOPPIANO, LE ROYALTIES SONO DIMEZZATE MA I RIFIUTI RESTANO PER STRADA. UN ASSURDO TARGATO ATO REGGIO CALABRIA.
Tante versioni, una sola realtà: i rifiuti restano a terra, non vengono raccolti, la differenziata procede a singhiozzo e i cittadini dovranno pagare ancora di più. Ecco cosa emerge dal comunicato diramato da Salvatore Fuda, consigliere metropolitano con delega all’ambiente: eppure, per risolvere questo problema basterebbe una cosa che tutti ormai sanno, ovvero la realizzazione della discarica di servizio dell’impianto TMB di San Leo. Eppure, di quell’informazione nel comunicato del consigliere Fuda non vi è traccia.
Sembra il segreto di Pulcinella: nessuno lo dice, né il sindaco di Reggio Calabria Falcomatà che regge l’ATO, né il consigliere delegato Fuda, neanche l’assemblea dei sindaci della Locride.
La situazione, che è ormai comune a tutte le province calabresi, sta però di fatto diventando una barzelletta che pagano i cittadini, una pagina di malapolitica in cui nessuno pare voglia prendersi la responsabilità di risolvere il problema tramite scelte anche impopolari.
Ad oggi, con una situazione divenuta ormai esplosiva, si continua a traccheggiare e nulla di ciò che andava deciso entro e non oltre il 30 giugno 2020 è stato fatto. Piuttosto che individuare un sito in cui collocare la discarica di servizio ed a causa della mancanza di impianti nella nostra regione, i rifiuti li mandiamo fuori aumentando enormemente i costi e l’impatto ambientale.
A questo si aggiunge l’approvazione della “tariffa unica”, il meccanismo secondo il quale non è più considerata la percentuale di raccolta differenziata nel calcolo degli importi da sostenere. Dunque, un comune come Siderno, con cittadini che si impegnano per la raccolta differenziata con grandi sacrifici e tantissimi disservizi, pagheranno quanto un comune che non effettua nessun tipo di differenziazione dei rifiuti.
Questo significa che, ad esempio, i costi per il 2020 e per il 2021 saranno praticamente raddoppiati. A questo si aggiunge, inoltre, che le royalties che spettano al Comune di Siderno, in quanto sede di impianto, sono state dimezzate.
Ancora una volta, dunque, siamo costretti a pagare per la mala politica: perché però devono andarci sempre di sotto i cittadini? Perché dovranno pagare di più per avere ancora di meno? Le risposte potrebbero essere molteplici, ma di una cosa siamo sicuri: adesso le scuse sono finite e i cittadini di Siderno non possono più aspettare.
#inpiedipersiderno