Anche oggi, come movimento #inpedipersiderno eravamo presenti all’ormai consueto sit-in domenicale, in piazza Oreste Sorace, davanti all’ospedale di Siderno, per chiedere l’apertura della casa della salute. Il dubbio, neppure celato almeno per quanto ci riguarda, che il comitato Casa della Salute SI potesse diventare strumento per alcuni, per lanciare e/o sponsorizzare candidature e forze politiche, oggi ha trovato conferma. Posto che, consideriamo la Politica tra le attività più nobili del genere umano, urge un’operazione di chiarezza, onde evitare l’indebolimento della battaglia che si annuncia non facile. Ci era parso di capire che, le campagne elettorali dovessero rimanere fuori dal comitato. Lo abbiamo detto ai candidati sindaci di Siderno, nella fase iniziale della nostra battaglia, lo abbiamo ribadito in seguito in varie occasioni. Una cosa sono i rappresentanti istituzionali, con i quali dobbiamo necessariamente interloquire, perché la casa della salute non rimanga un contenitore vuoto, bensì un presidio sanitario ricco di tutti quei servizi sanitari necessari che mancano al territorio, altra cosa sono i candidati o aspiranti tali, alle varie competizioni elettorali. Già da un paio di settimane si erano fatti vedere personaggi politici in campagna elettorale, vicini di casa, che in passato se ne sono allegramente infischiati dell’ospedale di Siderno, anzi…, non capendo che la chiusura del nosocomio sidernese rappresentava solo il primo passo per smantellare la sanità di tutta la Locride, cosa che oggi è sotto gli occhi di tutti. Consentiteci poi, di esprimere un giudizio di merito sulla comparsata odierna, vedere Tansi oggi parlare di sanità, da candidato alla presidenza della regione, dopo che ha inondato i social di post del tipo: “la politica è fuffa”, scusate, ma ci fa proprio specie. Se vuoi essere forza antisistema convintamente, non dovresti candidarti. Il geologo del cnr fu bocciato dall’elettorato alle scorse elezioni e adesso ci riprova…alla faccia dell’antisistema. Su De Magistris ci asteniamo da ogni giudizio, ognuno dovrebbe fare il proprio mestiere, nell’alveo delle competenze proprie del potere costituzionale di appartenenza. La sostituzione del potere politico con quello giudiziario è stato il più grave danno subito dal nostro Paese negli ultimi 25 anni…che poi la persona del presidente della nostra Regione debba essere ricercata tra esponenti politici provenienti da altra regione, come se in Calabria non ci fossero persone all’altezza di quel ruolo, è una cosa che riteniamo inaccettabile.