La Cassazione ha posto la parola fine al processo nato dall’operazione “Iceberg”, respingendo i ricorsi presentati da sette imputati e rendendo definitive le condanne già stabilite in appello. Solo per un ottavo, i giudici della seconda sezione penale hanno disposto un nuovo giudizio d’appello, accogliendo il ricorso del suo difensore.
Come riporta Rocco Muscari su gazzettadelsud, l’operazione “Iceberg”, avviata nel novembre 2019 dalle stazioni dei carabinieri di Ardore Marina e Bovalino e coordinata dalla procura di Locri, aveva coinvolto inizialmente 37 persone. Le indagini hanno portato alla luce l’attività di un gruppo radicato nei comuni della Locride, riconducibile a componenti delle comunità rom locali. Secondo gli inquirenti, queste comunità non operavano in conflitto con la criminalità organizzata, ma avevano comunque pianificato e commesso reati di notevole gravità contro l’ordine pubblico, la persona, il patrimonio e la fede pubblica.

