Un patrimonio del valore stimato in circa seicento mila euro è stato confiscato ad un uomo, 35enne di San Ferdinando attualmente in carcere, ritenuto affiliato alla cosca Cacciola-Grasso di Rosarno, nel reggino.
Il provvedimento è frutto di una proposta che la Procura della Repubblica di Reggio Calabria, diretta da Giuseppe Lombardo, ha avanzato al termine degli accertamenti svolti dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del capoluogo e del Gruppo di Gioia Tauro nell’ambito dell’operazione “Ares”, condotta tra il 2015 e il 2018, che aveva già acceso i riflettori su un vasto patrimonio ritenuto di origine illecita.
In totale sono stati confiscati quattordici terreni e due fabbricati situati nel comune di San Ferdinando, oltre ad un’impresa individuale di Rosarno attiva nella coltivazione di agrumi, e un prodotto finanziario.
Tutti i beni risultavano formalmente intestati alla moglie dell’uomo, ma secondo gli accertamenti patrimoniali sarebbero stati nella sua piena disponibilità.
Il decreto, ormai divenuto definitivo, è stato emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione dalla Corte d’Appello del capoluogo dello Stretto.
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