Il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri, nel suo intervento nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario , ha evidenziato ancora una volta le carenze di organico e si è rivolto alla rappresentante del Consiglio Superiore della Magistratura Isabella Chinaglia, chiarendo gli impegni gravosi a cui i sostituti procuratori della Dda vanno incontro con i maxi processi.

“Sul tavolo del Csm – ha detto Gratteri – c’è la richiesta di aumento della pianta organica di 600 unità che il ministro Bonafede ha voluto fare. La preghiera è quella di continuare a prestare attenzione ai bisogni di questo distretto: nel disegno che il ministro ha inviato al Csm si chiede l’aumento di un posto per magistrato in distrettuale e due in Tribunale, ritengo che ci vogliano, però, due unità alla Procura distrettuale e 4 giudici in Tribunale”.

Il procuratore di Catanzaro ha poi evidenziato che “Da quando sono qui, i miei magistrati vanno anche in Appello per fare i processi di Dda, perché è giusto che chi ha fatto le indagini in primo grado, segua anche il processo di appello. Da tre anni, inoltre, sono bloccate le tabelle della sezione di polizia giudiziaria, noi a Catanzaro abbiamo -18 e siamo secondi dopo Napoli Nord che ne ha 36 in meno”.

“C’è una diatriba tra ministro della Giustizia e dell’Interno perché – ha aggiunto – ci sono Procure che hanno 156 ufficiali di pg in più e altre come Catanzaro che ne ha 18 in meno. Sarebbe opportuno, che ci si riunisse, perché non è possibile che in alcune Procure ogni pm dispone di tre ufficiali di pg e nel mio ufficio ogni pubblico ministero ha mezzo ufficiale di polizia giudiziaria”. Gratteri ha precisato come in Calabria vi sia una “élite di pg per la qualità di investigatori e ringrazio il mio ufficio, perché quando sono arrivato a Catanzaro avevamo un arretrato di 16 anni, adesso nell’arco di meno di quattro anni gli ispettori del Ministero hanno fatto una relazione scritta e su ogni pagina c’è un elogio alla Procura distrettuale”.

Il procuratore capo ha parlato della costruenda Procura di Catanzaro, i cui lavori sono in stato avanzato, e della necessità di avere una nuova aula bunker in tempi brevi, “perché dobbiamo preoccuparti di fare i processi del distretto di Catanzaro, altrimenti l’alternativa è l’aula bunker di Palermo”. Poi l’appello alla società civile: “Continuate a venire in Procura perché ogni settimana io ricevo, continuate ad inondarci di denunce”.

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