C’è un angolo silenzioso della nostra storia, un luogo quasi magico verrebbe da dire, dove il tempo sembra essersi fermato. Un mondo nascosto, profondamente radicato nel passato, ma capace di parlare al presente. Un patrimonio prezioso che, pur appartenendo a un’altra epoca, resiste, si rinnova e continua a incantare. Tra le sue custodi più appassionate c’è Katia Nicita (su Instagram, Katia_creation), interprete moderna di un’arte antica come le montagne che circondano la Locride. Il ricamo locrese è più di una tradizione: è un tesoro fatto di dettagli, un intreccio di storia, cultura e bellezza senza tempo.
In un’epoca dominata dalla tecnologia e dalla frenesia, questa arte continua a vivere con tenacia, come una carezza del passato che non vuole farsi dimenticare. E Katia, con le sue mani sapienti, riesce a ridare voce a questo fantastico mondo incantato. I suoi ricami sono storie cucite con ago e filo, un po’ come sogni o antiche leggende che prendono forma sulle stoffe. Ogni sua creazione è un ponte tra ieri e oggi, una poesia silenziosa che parla direttamente al cuore di chi guarda. Insomma, in un mondo che corre all’impazzata, il ricamo resta. E resta grazie alle nostre ragazze di Calabria che lo difendono con passione, trasformandolo in resistenza culturale e bellezza pura. Il ricamo calabrese non è solo una tecnica: è un viaggio nel tempo, un ritorno alle sere d’estate nei vicoli dei paesi, dove le ragazze intrecciavano fili e destini con la stessa delicatezza. Oggi, per fortuna, quella magia non è perduta. Vive ancora, tra le dita di chi ha scelto di custodirla, avvolta in un incanto che continua ad affascinare e ispirare.