Il Premio Letterario Città di Siderno: Un Patrimonio di Eccellenza Culturale
In merito alla risposta della Sindaca Maria Teresa Fragomeni
Dispiace dover intervenire nuovamente su un tema che, per sua natura, dovrebbe suscitare naturale condivisione e orgoglio: un concorso letterario. È quindi necessario sgomberare il campo da possibili fraintendimenti.
Il Premio “Città di Siderno” non ha nulla a che vedere con la politica né con la polemica, e non può essere ridotto a un mero fatto speculativo di tipo politico. Informare i cittadini e gli addetti ai lavori sulle motivazioni che impediscono, per l’anno in corso, la promozione del concorso letterario è un atto dovuto e di trasparenza. Altrimenti si rischia veramente di sminuire l’importanza di un evento culturale di alto profilo.
Purtroppo, la Sindaca Maria Teresa Fragomeni ha cercato di ribaltare l’attenzione con forbita astuzia, e catapultare la questione sul piano politico, questo mi spinge, mio malgrado, a replicare per senso di dovere e amore della verità.
I fatti
Chi ha letto l’articolo diffuso a mezzo stampa noterà che la risposta coglie impreparati solo coloro che non hanno mai organizzato un concorso letterario.
Affermare che prima va pubblicato il bando e poi reperite le risorse per i premi già stabiliti nel bando stesso, dimostra una scarsa conoscenza delle dinamiche organizzative di un premio letterario, soprattutto se di livello nazionale.
È spiacevole constatare che, nonostante numerose richieste e incontri con la Sindaca, l’assessore competente e i rappresentanti del Comitato, le rassicurazioni ricevute si siano rivelate vane. Ci è stata proposta la partecipazione a un progetto che, a detta degli stessi proponenti, difficilmente sarà finanziato.
Da qui la richiesta precisa, rivolta direttamente alla Sindaca, di assumere un impegno concreto prima della pubblicazione del bando. Impegno che non è mai stato assunto, né verbalmente né informalmente.
Nonostante ripetuti tentativi di dialogo a chiarimento, con profonda amarezza apprendiamo per voce della Sindaca che “quest’anno non ci sono soldi e non possiamo sostenere nessuna manifestazione”, diminuendo peraltro, anche il modesto contributo che tradizionalmente veniva destinato al nostro Premio.
Questa decisione, giunta dopo una serie di rinvii e risposte interlocutorie, ci lascia non solo perplessi, ma profondamente delusi. L’edizione di quest’anno avrebbe avuto un significato particolare: una sezione speciale dedicata al nostro compianto Presidente della Giuria, il Prof. Walter Pedullà, figura eminente della cultura italiana, il cui impegno e prestigio hanno contribuito in modo determinante alla crescita e alla credibilità del Premio.
Ci saremmo aspettati, dopo anni di impegno costante e sacrifici personali, non solo un riconoscimento per il lavoro svolto, ma anche un segnale di sostegno e collaborazione. Invece, abbiamo ricevuto una risposta che definire deludente è poco, soprattutto alla vigilia di un’edizione speciale, pensata per onorare la memoria del nostro indimenticato Presidente della Giuria, il Prof. Walter Pedullà.
Tuttavia, ciò che davvero ci gratifica non è il plauso formale, ma la consapevolezza di riuscire a offrire qualcosa di autentico alla nostra Città. È questo il motore che ci spinge a difendere e divulgare il valore culturale del Premio.
La cultura non si misura in bilanci, ma in visione, in memoria, in futuro. E noi, quel futuro, continueremo a costruirlo.
È necessario riflettere seriamente sul valore e sul riconoscimento della principale manifestazione culturale cittadina.
Il Premio Letterario Città di Siderno rappresenta da anni un faro di eccellenza nel panorama culturale, non solo locale ma nazionale. È l’unica manifestazione a valenza nazionale che il nostro territorio possa vantare. Un evento che ha donato prestigio alla città, proiettandola oltre i confini regionali e rendendola punto di riferimento per il mondo letterario italiano.
Nel corso degli anni, il Premio ha visto premiati autori di rilievo come: Simona Vinci, Carmine Abate, Fulvio Papi, Franco Di Mare, Giuseppe Caridi, Ennio Tomaselli e Mirko Grasso. Le loro opere hanno ricevuto riconoscimenti come il Premio Strega e il Campiello, lasciando un segno profondo nella cultura italiana.
Questo testimonia il livello di eccellenza raggiunto dal Premio.
Sorprende e rammarica constatare come l’attuale Amministrazione Comunale non abbia ancora maturato piena consapevolezza dell’importanza di tale evento.
Il Premio Letterario Città di Siderno non solo dà lustro al nome della città, ma costituisce la più alta espressione culturale del territorio, capace di generare visibilità, partecipazione e crescita come nessun’altra iniziativa.
Riconoscere ufficialmente il valore del Premio e sostenerlo con convinzione non è solo un atto dovuto verso chi lo ha reso grande, ma una responsabilità verso le nuove generazioni e l’intero tessuto sociale sidernese.
Solo attraverso una reale e concreta attenzione istituzionale sarà possibile garantire al Premio quella priorità che merita, affinché continui a essere veicolo di cultura, dialogo e crescita per tutta la comunità.
In un’epoca in cui la cultura rischia troppo spesso di passare in secondo piano, è fondamentale che le istituzioni locali sappiano riconoscere e valorizzare quel patrimonio immateriale che, come il Premio Letterario, costruisce identità, senso di appartenenza e orgoglio cittadino.
«Se il mancato sostegno economico al Premio Letterario Città di Siderno da parte dell’Amministrazione comunale è da attribuirsi alla mia posizione politica, quale Capogruppo di Opposizione, sono pronto a rassegnare le mie dimissioni da Presidente del Comitato, pur di difendere una manifestazione che da anni rappresenta un faro culturale per la nostra città ».
Il Premio Letterario Città di Siderno non appartiene a una parte politica. Appartiene a Siderno, alla sua storia, alla sua gente. Deve essere riconosciuto e sostenuto per ciò che è: un patrimonio culturale che merita rispetto, continuità e visione.»
La manifestazione, ideata da Aldo Deleo nel 2004, ha ricevuto negli anni il sostegno convinto di tutti i Sindaci e dei Commissari Prefettizi. Tutti hanno saputo cogliere il valore profondo del Premio, distinguendolo dalle più eccentriche — talvolta bizzarre — manifestazioni di piazza.
Oggi, invece, assistiamo a una scelta che lascia perplessi. Certo, chi amministra ha il diritto e il dovere di decidere. Ma una decisione miope, che ignora il ruolo della cultura come motore di crescita e coesione, rischia di impoverire la città.
Una comunità che non investe nella cultura è una comunità che rinuncia al proprio futuro.
Senza cultura non si va da nessuna parte.
Mimmo Catalano