Da Lunedì, dal momento della notizia della morte di papa Francesco, ognuno di noi sta vivendo delle sensazioni diverse. Per quanto mi riguarda sento un senso di vuoto come se avessi perso una parente. Era un simbolo, una persona così umile e semplice capace di riformare la Chiesa e che provava a convincere i potenti che la guerra porta sempre e comunque a una sconfitta.
La salma di papà Francesco si trova da ieri presso la Basilica di San Pietro adagiata, come suo volere, su una semplice pedana di legno, dove migliaia di fedeli gli stanno rendendo omaggio. Sabato alle ore 10 i funerali.
E ieri in piazza San Pietro era presente anche il musicista roccellese Angelo Laganà che a papà Francesco ha dedicato un intero CD di musiche latino americane eseguite con la sua fisarmonica in occasione dell’ ottantesimo compleanno del Pontefice; mentre, per celebrare i dieci anni di Pontificato nel marzo 2023, lo stesso Laganà ha prodotto l’inno “Papà Francesco, uno di noi”, brano tradotto poi in lingua spagnola con il titolo “El papà de hoy”.
Un brano semplice, molto orecchiabile, che identifica a pieno il profilo di papà Francesco. Una canzone scritta da Marco Amerio con le musiche composte dallo stesso Angelo Laganà insieme a Gianfranco Grottoli e Andrea Vaschetti con gli arrangiamenti di Fabrizio Ronco, interpretata da Nico Calvano nella versione italiana e da Alessandro Arena nella versione spagnola.
Il Maestro Laganà, presente in piazza San Pietro per rendere omaggio alla salma di papà Francesco, è stato preso di mira da diverse emittenti televisive di tutto il mondo, intervistato dalla corrispondente del Tg1 Roberta Ferrari e domenica prossima parteciperà alla puntata di “Domenica In” condotta da Mara Venier.