Aristide Bava
SIDERNO – In tempi normali la visione di turisti stranieri in visita nel centro cittadino sarebbe passata quasi inosservata perchè, da qualche anno a questa parte, grazie all’attività operativa degli operatori turistici presenti sul territorio ( che finalmente hanno iniziato ad operare in sinergia ) molti di questi gruppi hanno inziato a frequentare il territorio della Locride in periodi diversi da quello balneare richiamati soprattutto dalal voglia di scoprire i borghi antichi e gustare nel contempo l’ottima enogastronomia che il territorio sa offrire. In tempi di coronavirus, invece, questa gradita presenza è passata tutt’altro che inosservata e sono molti i cittadini che si sono stupiti nel notare la grande attenzione che un gruppo di canadesi prestava, proprio al centro di Corso della Repubblica, alle parole di Massimo Diano ottima guida e profondo conoscitore del territorio della Locride che, parlando ad esempio del borgo antico di Siderno superiore, una delle mete della comitiva canadese di cui stiamo parlando si faceva seguire rispondendo anche alle domande piu’ variegate. Una conferma di quanta attrazione hanno per i turisti d’oltreoceano, e non solo, questi caratteristici piccoli Comuni in molti dei quali aleggia un fascino misterioso che alimenta l’attrazione. E’ giusto, però, aggiungere che molti di questi borghi hanno le loro potenzialità dimezzate per il loro vecchio abbandono e finanche per una certa incapacità degli amministratori di utilizzare le leggi che, pure, ci sono state, e ci sono. Inutile dire che gli stessi sindaci della Locride avrebbero potuto fare molto di piu’ se sono, ad esempio, fossero riusciti a programmare un grande progetto complessivo capace di far mettere in risalto tutte le enormi potenzialità esistenti, Ci domandiamo, a questo punto, se c’è spazio per guardare con un minimo di speranza al futuro. Forse si. Almeno adesso che la situazione all’interno dell’assemblea dei sindaci si è in qualche modo normalizzata e i primi cittadini hanno capito che solo lavorando in sinergia si possono sfruttare al meglio le possibilità offerte dalle vigenti normative e sarebbe veramente il caso che si guardasse con maggiore attenzione anche a quella che qualche anno addietro è stata chiamata la legge Salva Borghi” , quella legge per dirla in breve che consente ai piccoli Comuni di guardare con un pizzico di speranza alla possibilità di rivitalizzare queste località. D’altra parte in provincia di Reggio Calabria 32 Comuni su 97 non superano i 1.500 abitanti e in Italia I “piccoli comuni” (tecnicamente intesi quelli sotto i 5000 abitanti) sono circa 5500. Molti di questi con caratteristiche di notevole importanza che potrebbero essere sfruttate a fini turistici ci sono anche nel comprensorio della Locride.Giusto, quindi, cercare di sfruttare ogni disponibilità finanziaria ed indirizzarla all’ attuazione di investimenti capaci di rivitalizzare questo tipo di realtà anche attraverso il recupero di un patrimonio edilizio talvolta degradato ma ancora in condizioni di essere ripristinato nonchè la rivitalizzazione di numerosissime aree in stato di abbandono. D’altra parte anche se,a suo tempo, la prima dotazione della legge si è limitata a 100 milioni di euro complessivi ( poca cosa rispetto a fabbisogni ed aspettative) l’interesse suscitato è stata la chiara testimonianza o se vogliamo un apprezzato segnale per molti amministratori, ma anche semplici cittadini che lamentavano uno stato di abbandono e trascuratezza per certi versi incomprensibile nei confronti dei piccoli Comuni. D’altra parte uno degli obiettivi principali degli interventi sui piccoli Comuni o sui borghi interni è, soprattutto, quello di impedire lo spopolamento totale di queste aree molto presenti sul territorio nazionale e certamente in quello della Locride.

nella foto Il folto gruppo di turisti canadesi presenti ieri a Siderno .