Assembramenti e intasamento di Via Cerchietto. La protesta del dott. Mesiti che riesce intanto ad ottenere la sistemazione di un Drive In esterno per normalizzare l’afflusso dei cittadini.Ancora nella Locride non si aprono altri centri vaccinali. Le precisazioni, a questo proposito, del consigliere regionale Sainato
Aristide Bava
Siderno- Vaccini, come era prevedibile la situazione sta precipitando. Adesso cominciano a scarseggiare anche quelli per la seconda dose, oltre agli intasamenti che si stanno creando presso l’unico centro della Locride, quello di Siderno.
Ieri, non solo si è registrato il temuto assembramento, soprattutto in mattinata, con molta gente rimasta, per molto tempo, in condizioni certamente non ottimali, fuori dalla struttura, ma finanche la incresciosa situazione ha provocato molti scompensi ai cittadini di via Cerchietto, la strada che porta nel retro dell’ex ospedale dove è ubicato il centro. L’arteria è rimasta intasata dal viavai delle autovetture e non sono state poche le proteste anche di gente che doveva uscire dal proprio garage e si è trovata la strada sbarrata dalle auto. Un problema che piano piano si è diluito e che, probabilmente, nei prossimi giorni non si ripeterà perché il responsabile del centro vaccini, Pasquale Mesiti, ha ottenuto la sistemazione di una vasta area che circonda la struttura. Qui, grazie alla presenza dei volontari della Croce Rossa, sarà istallata una tenda operativa e sarà creata una sorta di drive-in per le vaccinazioni.
La giornata, però, purtroppo, è stata caratterizzata anche dal fatto che c’è stata carenza di vaccini Pfizer da somministrare come seconda dose. E quindi le operazioni di vaccinazione – questo è l’assurdo nell’assurdo – sono andate pure a rilento per questo motivo sino a quando le dosi sono terminate e molta gente non ha potuto fare il richiamo del vaccino. Pare che l’Azienda sanitaria provinciale non abbia consegnato le forniture concordate ma solo una parte di quelle richieste. La richiesta era stata infatti di 1.500 dosi e ne sono state fornite solo 500. E, dunque, il personale addetto, già nei primi due giorni della settimana, ha dovuto fare i classici salti mortali con selezioni che hanno fatto perdere parecchio tempo e ieri, poi, le disponibilità sono terminate. Cosa che ha fatto andare su tutte le furie Mesiti, che ha espresso le sue rimostranze sia alla Regione (l’invio di vaccini da Vibo a Siderno è stato bloccato ieri pomeriggio) che all’Asp di Reggio Calabria invitata a non disattendere le richieste. Viene da chiedersi, però, come mai i report nazionale collochino la Calabria all’ultimo posto per vaccinazione con quantità di vaccino ancora fermo e poi si lascino i centri come Siderno senza dosi. Sono le cose assurde che la gente, giustamente, non capisce. E sia chiaro che non bisogna chiudere il discorso. Resta una doppia necessità per la lunga striscia di territorio che va da Monasterace a Brancaleone con tutti i suoi centri interni: attivare nuovi centri per la vaccinazione e garantire le dosi necessarie. È veramente un assurdo avere la possibilità di contare su un gruppo di medici e di infermieri che lavorano senza sosta sino a tarda sera (martedì hanno smesso di lavorare alle ore 23.30) e avere anche problemi di approvvigionamento di vaccini. Un clima veramente incomprensibile e bene ha fatto uno dei medici in servizio presso il centro che ha detto: «Ci mandano a fare la guerra senza munizioni. Come la possiamo vincere?».
LE PRECISAZIONI DI SAINATO
In relazione a quanto pubblicato si rinviene una certa confusione tra centri vaccinali predisposti e gestiti dall’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria e quelli che, a stretto giro, non a distanza di chissà quanti mesi, verranno attivati dalla Protezione civile regionale. Proprio a questi ultimi mi riferivo nel mio comunicato, successivo all’incontro che ho avuto negli scorsi giorni con il dott. Fortunato Varone, soggetto attuatore per l’emergenza Covid in Calabria. Nella corrispondenza pubblicata, invece, si mettono insieme le due cose, sovrapponendole».
«Mi preme chiarire, allora, che l’Asp reggina – prosegue il consigliere regionale – nei prossimi giorni partirà con altri due luoghi destinati alla vaccinazione, a Monasterace e a Bianco, da affiancare a quello di Siderno, che, sia pure tra tante difficoltà, ad oggi ha già somministrato oltre 5mila dosi di vaccino».
«La Protezione civile, invece, avvierà ulteriori due centri di supporto, che saranno collocati in strutture che i sindaci degli ambiti socio-assistenziali indicheranno alla Regione e che, necessariamente, saranno ubicati in comuni diversi da quelli dell’Asp. In tutto, quindi – conclude Sainato – nella Locride saranno operativi cinque centri, diffusi sul territorio, per la campagna vaccinale anti-Covid».
nelle foto Cittadini in attesa, la via Cerchietto intasata di auto e i lavori in corso per la realizzazione di un Drive In a supporto del centro vaccini.