La tecnologia del Led, che usa l’elettronica per illuminare, è ormai a casa di tutti in un modo o nell’altro. E più si estende, meglio è per l’ecosistema (e anche per le bollette della luce).

Il risparmio, tuttavia, non è l’unico aspetto positivo e anche questo dovrebbe essere ormai chiaro. Scegliere una lampadina che sfrutti questa tecnica di emissione luminosa potrebbe, di conseguenza, diventare un po’ ostico, in quanto dovresti necessariamente tenere conto di alcuni aspetti essenziali, che potrebbero fare una notevole differenza per l’illuminazione della tua casa, come accoglienza e rispetto dello stile.

Di seguito, quindi, portai trovare una guida che ti aiuterà nella scelta della lampadine Led ideali per casa.

Il risparmio energetico prima di tutto

L’aspetto più rilevante del diodo ad emissione luminosa risiede nella capacità di fari risparmiare un sacco di soldi, per due motivi principalmente: innanzitutto è necessaria il 90% di energia in meno per avere la stessa potenza luminosa in confronto a una lampadina classica, con filamento al tungsteno (o lampadine a incandescenza); il Led, inoltre, è un componente enormemente più duraturo e può andare dalle 15 mila alle 50 mila ore di accensione continuativa.

Quindi, la prima cosa che devi fare è valutare quali siano le lampadine che hanno un rapporto consumo/tempo di accensione maggiore in casa. Quelle della cucina, ad esempio, o del salotto. Oppure quelle dell’ufficio.

L’ideale sarebbe sostituirle tutte chiaramente ma, anche se ultimamente i prezzi sono notevolmente scesi, potresti arrivare ad una spesa non indifferente, perciò cambia prima quelle che attualmente ti fanno spendere di più.

A titolo esemplificativo, una sola lampadina a incandescenza consuma corrente per 44 euro all’anno. Con la rispettiva a Led sono appena 6 euro.

Occhio ai connettori e alle forme

Le lampadine dei lampadari spesso sono E27 e sono quelle più comuni, assieme alle E14. Nelle case più moderne vanno molto anche i faretti, con attacco GU10 o GU5.3.

Potrebbero, tuttavia, essere presenti particolari applique o plafoniere con connettori più specifici, come R7SG23 o T5; esiste in ogni caso una lampadina a Led corrispettiva per ogni tipo di presa.

Un altro parametro sono dimensioni e posizionamento ma anche in questo caso, ci sono tutte le soluzioni di cui hai bisogno. Ci sono faretti da incasso di ogni dimensione, lampadine a forma di goccia, a bulbo, grandi e piccole e per ognuna puoi scegliere diversi tipi di efficienzatemperatura e marca.

Potenza

Pur essendo un componente elettronico, il Led può rivelarsi molto potente, a volte anche troppo. Devi, quindi, prestare molta attenzione alla lampada che stai comprando.

Spesso, nella confezione, è riportata la relativa potenza della lampadina che va a sostituire, specificando anche la differenza fra lampadine a incandescenza o alogene. Non è sufficiente guardare solamente i Watt, inoltre, in quanto ci sono lampadine estremamente efficienti che, consumando poco, potrebbero emettere un forte fascio luminoso.

Una buona tecnica è quella di osservare i lumen: se devi sostituire la classica lampadina a filamento da 100W, devi comprarne una a Led da 1600 lumen, la quale consumerà circa 15W. Questa sostituisce anche un’alogena da 70W. Per una da 60W (43W se alogena), vanno bene 800/900 lm.

Temperatura e colori

È un argomento “scottante”, in quanto dipende molto dai gusti personali; vediamo, prima di tutto, cosa si intende con temperatura. La lampadina a filamento emette luce tendente al giallo (detta luce calda), a causa della sua fonte incandescente, appunto. Nel Led questo non esiste; puoi ottenere qualsiasi tipo di temperatura del bianco, misurata in Kelvin (K). Più il valore è alto, più la luce sarà tendente al blu, pertanto:

  • 2700 – 3500 K, luce calda;
  • 4000 – 4500 K, luce naturale;
  • 5500 – 6500 K, luce fredda.

 

Come accennato, dipende molto dai tuoi gusti e dall’arredamento della casa, come dal colore dei muri. Una luce calda con un muro grigio con fa un bell’effetto; allo stesso modo la luce fredda con una pittura gialla stona.

Ci sono delle linee guida generali, comunque, prettamente funzionali: nelle camere da letto e nel salotto è preferibile una luce calda e soffusa, poiché accogliente e rilassante. In cucina e negli uffici serve luce naturale, per non alterare i colori di ciò che hai per le mani. Nel bagno, invece, la luce fredda è utile per trasmettere un senso di pulizia, specie se abbinata a piastrelle bianche.

Apertura del fascio

L’ultimo consiglio è quello di prestare attenzione all’apertura del fascio luminoso, specie nei faretti da incasso.

Puoi essere molto largo (in genere sopra i 90 gradi), così da illuminare uniformemente, oppure ristretto, creando un effetto spot, particolarmente apprezzato nelle case moderne o in cucina per illuminare efficacemente il piano di lavoro.