“Le motivazioni che mi hanno spinto a scrivere questa lettera sono da attribuire all’esperienza vissuta personalmente insieme a mia moglie, entrami contagiati dal virus Covid19 e ricoverati presso il Reparto di Medicina Urgenza Covid19 del Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi – Melacrino – Morelli di Reggio Calabria.
L’impatto psicologico immediato causato dalla necessità del ricovero, in un momento storico in cui questo maledetto virus ha distrutto la vita di milioni persone, è stato tremendo anche per timore che il nostro sistema sanitario non fosse in grado di gestire l’emergenza.
Da qui e con questo stato d’animo inizia la nostra esperienza diretta presso il reparto di Medicina Urgenza Covid19 del G. O.M. di Reggio Calabria.
Dopo i primi accertamenti eseguiti al piano terra con tamponi di verifica della positività, Tac e somministrazione dell’ossigeno per l’insufficienza respiratoria in atto, ci hanno condotto nel reparto diretto dal dott. Rocco Caridi.
Da questo momento in poi e fino alle dimissioni avvenute qualche giorno fa, tutte le nostre angosce si sono sciolte come neve al sole avendo trovato degli “Angeli” che si sono presi cura di noi e ci hanno assistito, non lasciandoci mai soli.
In questo reparto abbiamo avuto modo di conoscere un’equipe straordinaria costituita da 4 medici: Dott. Rocco CARIDI Responsabile del Reparto, Dott. Filippo RODÀ, Dott.ssa Domenica ZEMA e la Dott.ssa Nadia ARICÒ.
Insieme a loro il gruppo degli Infermieri: Angela ZUMBO, Lucio ZITO, Giuseppe BILARDI, Sandra CONCOVIA, Luisa ADDARIO, Leila BENMSIKA, Maria Grazia MUSCATELLO, Isabella COMBERIATI e Angela CALARFIO. Gli OSS: Claudio CIMINO, Claudio RANIERI, Orsola TRIPODI, Emilio PARRELLA e Caterina FERRAZZO. Indimenticabile l’impegno di ognuno di loro, in ogni momento preoccupati a soddisfare le nostre esigenze. Tutto questo apparato medico e paramedico è stato costituito per l’emergenza Covid con personale proveniente da altri reparti e, dunque, professionisti che lavoravano assieme per la prima volta (per la verità non sembrava).
Fin da subito si è percepito un senso di sicurezza e fiducia ispirato dal modo in cui tutto il personale era coordinato a prestare la propria assistenza, ciascuno per le proprie competenze, con estrema capacità professionale accompagnata dalla voglia di creare empatia con tutti i pazienti.
Davanti a un tale scenario, di grande impatto psicologico nonché fisico, la paura e l’angoscia in noi pazienti ha cominciato ad allentarsi, fiduciosi di essere in mani esperte e capaci ad affrontare una patologia nuova ed insidiosa.
Insomma come cittadino di Reggio, per me, e sono sicuro per l’intera comunità reggina, è motivo di immenso orgoglio sapere che al G.O.M. di Reggio Calabria presso il reparto “Medicina Urgenza Covid19”, si è formato un Centro di Eccellenza, grazie alla grande professionalità dimostrata da tutto il personale coinvolto, altamente qualificato, che tra le infinite difficoltà socio-economiche di oggi, continua a credere con fermezza nella propria difficile missione, dando anche sostegno psicologico e morale a chi come noi, in un attimo, vede la propria salute sfuggirgli di mano.
Ed è per questo che sento anche il bisogno di rivolgermi a tutte le istituzioni, politiche e sociali, affinché siano attuate tutte quelle iniziative necessarie a migliorare le condizioni di precarietà che spesso rendono più difficili le operazioni di assistenza.
E un impegno particolare deve essere rivolto a tutto il personale medico e paramedico costituito da persone semplici, ma in questa occasione straordinariamente eroiche; impaurite come tutti, continuano a guardare in faccia l’intruso, questo virus che ha proprio l’aria di essere una sfida. Ci costringe a non toccarci, a stare lontani gli uni dagli altri e, invece, loro sono anime vicine, unite, con sguardi di incoraggiamento verso il paziente che dicono: “Ce la farai, ce la faremo!” Quel TU diventa un NOI, quella solitudine diventa una battaglia comune. “Andrà tutto bene” è la frase che più di ogni altra risuona nel reparto in questo difficile periodo. Un messaggio di speranza che si diffonde dai nostri paladini che, con grande coraggio e valore, non si tirano indietro, anche in condizioni di precarietà.
Questo è quello che oggi la nostra città ha la fortuna di avere.
Sarebbe auspicabile, giusto e doveroso, che tutto questo personale, altamente qualificato, venisse ricompensato con contratti a tempo indeterminato, atteso che gran parte dello stesso lavora con contratti precari e determinati, vivendo ogni giorno la paura di non poter garantire la sicurezza economica ai propri cari. Non vogliamo dimenticare nessuno: medici, infermieri, OSS, soccorritori, barellieri, insomma tutto l’intero personale. A Voi va la nostra profonda gratitudine e ammirazione. Siete l’esempio più chiaro e splendente della bellezza nell’essere umani: persone normali con vite normali e risorse modeste, disposte a sacrificare sé stesse per amore degli altri, a superare ogni difficoltà e a vivere rimanendo fedeli ai propri valori e principi.
Grazie ancora per tutti i sacrifici che state facendo, per la scelta coraggiosa che vivete, per lo sforzo e la fatica che mettete ogni giorno affinché tutto torni alla normalità. Speriamo che queste parole possano davvero farvi arrivare al cuore un calore simile ad un bacio, a una carezza, a un abbraccio, a tutto quello di cui il Covid ci ha ingiustamente privato.
La nostra famiglia vi porterà sempre nel cuore. GRAZIE!!!!!!!
Franco Zema