Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è salito al Quirinale per presentare al Capo dello Stato Sergio Mattarella le sue dimissioni, rassegnate davanti al Consiglio dei Ministri del 26 gennaio, durato poco poco più di mezz’ora e terminato intorno alle 10. Sarà del Presidente della Repubblica il compito di dare il via ad una serie di passaggi istituzionali, alla fine dei quali potrebbero realizzarsi diversi scenari.
Crisi di Governo: Conte presenta le dimissioni in Cdm e ringrazia i ministri
“Ringrazio l’intera squadra di governo, ogni singolo ministro, per ogni giorno di questi mesi insieme”, ha dichiarato il premier durante il Cdm, ufficializzando le sue dimissioni davanti all’esecutivo, come riporta l’Ansa. I capi delegazione dei partiti di governo Alfonso Bonafede (M5s), Dario Franceschini (PD) e Roberto Speranza (Leu) avrebbero ribadito il sostegno al premier dimissionario.
Dario Franceschini in Cdm avrebbe dichiarato che questo esecutivo ha affrontato la pandemia e una delle fasi più difficili della storia repubblicana “al meglio delle nostre capacità e crediamo con molti risultati positivi, grazie alla guida del presidente Conte e al sostegno delle nostre forze politiche”.
Il ministro della Cultura avrebbe poi aggiunto, riporta l’Ansa, che “questo cammino ci consente oggi di pensare a questa maggioranza anche in prospettiva, come una area di forze riformiste alleate non solo temporaneamente. Per questo è fondamentale salvare questa prospettiva anche nel percorso della crisi che abbiamo davanti”.
Governo, cosa succede con le dimissioni di Conte: le consultazioni di Mattarella
Dopo le dimissioni del primo ministro il Presidente della Repubblica dovrà valutare il difficile quadro politico e decidere come procedere. Le consultazioni con i gruppi parlamentari potrebbero iniziare, ipotizza il Corriere della Sera, mercoledì pomeriggio, giornata nella quale sono già in programma le celebrazioni della giornata della memoria, per poi continuare giovedì. La necessità di dover rispettare le misure di prevenzione anti-Covid potrebbero rallentare tutto il processo.
A quel punto gli sviluppi possono aprirsi a diverse ipotesi: come ricorda “il Messaggero” Sergio Mattarella potrebbe conferire un mandato esplorativo ad un personaggio istituzionale, come fece nel 2018 ai presidenti di Camera e Senato, oppure dare il mandato pieno o esplorativo al presidente del Consiglio uscente, che accetterebbe con riserva, oppure ancora avviare proprie consultazioni al Quirinale.
In quel caso il Capo dello Stato, come da rituale istituzionale, dovrà ricevere al Colle, i presidenti delle Camere, i rappresentanti di tutti i gruppi parlamentari di Camera e Senato ed il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, per tracciare un ultimo bilancio della situazione politica.
Fino al giuramento di un nuovo Esecutivo, il governo uscente rimarrà in carica per lo svolgimento degli affari correnti, come l’emanazione di decreti legge in casi di necessità ed urgenza, tra i quali potrebbero rientrare i decreti per la gestione dell’emergenza Covid-19.
Nel frattempo però si ferma tutta l’attività parlamentare, salvo per atti urgenti come la conversione dei decreti legge in scadenza, in attesa che entrambe le Camere votino la fiducia per un nuovo governo.
Governo, cosa succede con le dimissioni di Conte: i vertici dei gruppi parlamentari
Intanto i gruppi parlamentarsi si preparano alle consultazioni. Oggi stesso si terrà un nuovo vertice del centrodestra, convocato dal segretario della Lega Matteo Salvini. L’incontro riguarda anche i leader dei gruppi centristi e secondo quanto emerge da fonti della Lega riportate dal Corriere.
“Centrodestra unito e compatto: Matteo Salvini ha chiamato gli altri leader, compresi i gruppi centristi, e domani è previsto un vertice. La linea della coalizione resta quella espressa pochi giorni fa al Quirinale” è quanto hanno comunicato dalla Lega ieri.
Anche Italia Viva dovrebbe tornare a riunirsi nella giornata di oggi o al massimo mercoledì, come riportato da Sky Tg24, per stabilire una strategia da comunicare al Capo dello Stato. “Avevamo tutti contro ma siamo riusciti a portare la discussione sui contenuti” è quanto avrebbero affermato fonti del partito guidato da Matteo Renzi, in merito alla nuova fase della crisi di governo.
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