“Carissimi tutti,
finalmente sembra che, anche grazie al sacrificio di ognuno di noi, il virus stia dando una tregua. È per questo motivo che mi ritrovo qui a scrivere una lettera di ringraziamento, l’ennesima, perché è per innumerevoli volte, anzi per sempre, che sento di dovervi ringraziare, e come me tutti i nostri conterranei, per la vostra professionalità e per la vostra competenza, ma più di tutto per la vostra grande umanità. Di certo non dobbiamo abbassare la guardia né come Ospedale, né come singoli individui che lottano ogni giorno contro la subdola presenza del virus. Non dobbiamo abbassare la guardia perché abbiamo ancora 35 persone da restituire alle proprie famiglie, perché non vogliamo ritrovarci in autunno a pagare dazio ad una eventuale nuova ondata di contagio, e soprattutto perché ogni nuovo singolo ricovero, che ancora si verifica, è una battaglia da combattere. Una battaglia che, sono sicura, noi combatteremo col coraggio, l’etica del lavoro e la dedizione di sempre, perché è così che si comportano gli eroi! E scusate se uso ancora questo termine, così abusato nell’ultimo anno e mezzo per poi essere dimenticato, ma non è forse eroismo quello dell’infermiere e dell’OSS che vivono praticamente dentro uno scafandro e che danno assistenza a rischio della propria stessa salute? Del medico che lotta contro il COVID nonostante la carenza del personale, le precarietà dovute ai tanti anni di Piano di Rientro, l’impossibilità di concedere, concedersi una pausa. Dell’anestesista che deve guardare negli occhi il paziente intubato, del rianimatore che deve provare un ultimo estremo soccorso quando il virus ha il sopravvento.

Il Commissario Straordinario
Ing. Iole Fantozzi