GLI STUDENTI DEL POLO LICEALE DI LOCRI AL TEATRO CILEA DI REGGIO CALABRIA PER LA RAPPRESENTAZIONE TEATRALE IN INGLESE “1984” DI G. ORWELL
Una giornata all’insegna del teatro in lingua inglese, quella vissuta dagli studenti delle quinte classi del Polo Liceale di Locri “Zaleuco – Oliveti – Panetta – Zanotti”, guidato dalla Dirigente Carmela Rita Serafino, che, lunedì 1 Dicembre, si sono recati al Teatro “F. Cilea” di Reggio Calabria, per assistere allo spettacolo teatrale in lingua originale “1984” di G. Orwell, portato in scena dal “Palkettostage”, accompagnati dai docenti: Maria Annunziata Cordiano, Gabriella Palma, Tania Gennaro, Raffaele Nicola Marando, Federica Diano, Maria Cristina Caminiti, Rocco Ermidio, Rosanna Totino, Maria Misia Romeo, Anna Damico, Concetta Todarello, Francesca Giugno, Annalisa Franchina, Patrizia Carbone, Natale Maio, Maria Luisa Dieni. Un futuro utopico, un regime che tutto vede e tutto controlla. Winston Smith lavora al Ministero della Verità, dove ogni documento viene manipolato per riscrivere la storia a vantaggio del Partito. Quando incontra Julia, la loro relazione clandestina si trasforma in un atto politico: l’amore diventa resistenza, desiderio di libertà contro un sistema che criminalizza i sentimenti. Scoperti e arrestati vengono separati. Nelle stanze del potere, O’Brien, figura ambigua e inquietante, conduce Winston a un crudele processo di rieducazione, smantellando ogni ricordo, ogni convinzione, ogni desiderio di ribellione. La messa in scena ha posto l’accento sul conflitto interiore di Winston, sulla sua lotta tra coscienza e sottomissione in un mondo segnato dalla sorveglianza, dalla manipolazione e dalla perdita di individualità, e su una domanda che resta aperta: è davvero possibile spegnere del tutto la scintilla della verità? La regia ha reinterpretato Orwell in chiave moderna. Video – diari, registrazioni intime e media proiettati in scena hanno aperto un linguaggio visivo e sonoro che riflette la nostra epoca di sorveglianza digitale e di impoverimento del linguaggio. Scene grottesche e satiriche hanno mostrato l’assurdità del potere, mentre luci, suoni ed effetti visivi hanno costruito un’esperienza immersiva capace di parlare alle nuove generazioni. La scenografia è stata essenziale e simbolica, aiutata dall’uso di videoproiezioni, che parlano ai giovani tramite linguaggi tecnologici familiari, rompendo le barriere tra pubblico e privato e trasformando il palcoscenico in uno spazio di controllo e di intimità violata. Gli interpreti, in lingua inglese, hanno portato in scena non solo la lingua originale, ma anche una visione internazionale del mondo tecnologico e globale che ci circonda. Un’esperienza altamente formativa, non solo per l’opportunità di aver assistito ad un’opera interamente in lingua originale, ma soprattutto per il messaggio trasmesso: niente e nessuno ha diritto di reprimere aspirazioni e sogni. Solo nell’autentica realizzazione di se stessi si potrà costruire un mondo aperto al dialogo, al cambiamento, alla crescita. “In tempi di menzogna universale, dire la verità è un atto rivoluzionario” (George Orwell)
COMITATO COMUNICAZIONE POLO LICEALE “ZALEUCO – OLIVETI – PANETTA – ZANOTTI”

