A Reggio Calabria, come in altre città italiane, si è tenuta la protesta “Giù le mani dall’informazione”, indetta in tutta Italia dalla Fnsi, Federazione nazionale stampa italiana, e dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti. In Calabria, Sindacato dei Giornalisti e Ordine regionale hanno promosso un flash mob in piazza Italia, davanti la sede della Prefettura. Molti i giornalisti, di varie testate locali e nazionali, che vi hanno preso parte, assieme a cittadini. “Siamo qui per ribadire e sostenere il ruolo importantissimo che ha la libera informazione – ha affermato Michele Albanese, responsabile Fnsi per la legalità – che non può essere uccisa, offesa, denigrata da chi pensa di ridurre quasi a zero le forme di mediazione democratiche e liberali di questo Paese”.

“A Reggio Calabria, così come a Roma, a Milano, a Trieste, a Palermo, a Napoli ed in tante altre città d’Italia – ha proseguito Albanese – siamo scesi in piazza per difendere uno dei cardini della nostra Costituzione, fondamentale per costruire un Paese sempre più libero e democratico. Senza informazione non c’è democrazia, non c’è libertà”.
“Penso che le istituzioni debbano dare l’esempio, non soltanto per quello che fanno, ma anche per quello che dicono”, ha commentato il Sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà che ha affiancato i giornalisti, i quali hanno esposto uno striscione con le insegne della Fnsi. “Chi ricopre un ruolo istituzionale – ha aggiunto il primo cittadino – deve usare un linguaggio improntato al decoro che deve essere proprio di chi occupa i piiù alti livelli delle istituzioni nazionali”.
Alla manifestazione, oltre ad Albanese, hanno partecipato altri giornalisti eletti nei vari organismi di Ordine e Sindacato: Andrea Musmeci, consigliere nazionale dell’Ordine, Filippo Diano, corrispondente Ansa da Reggio Calabria e componente del Consiglio regionale dell’Ordine dei Giornalisti.

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