Di Francesco Marrapodi

Bianco – Non un evento qualunque con il prof. Giacomo Stella, ma una giornata di formazione, di ispirazione e rinascita educativa. È ciò che è accaduto all’Istituto Comprensivo “Michele Macrì” di Bianco, che ha spalancato le sue porte al prof. Giacomo Stella, tra le massime autorità italiane nel campo dei disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), per un’esperienza formativa dal respiro ampio e dallo straordinario impatto culturale.

Promossa con visione e determinazione dalla Dirigente Scolastica prof.ssa Vittoria Paola Zurzolo, su impulso dell’avvocatessa Maria Luisa Zangari, membro attivo del Consiglio d’Istituto, la giornata si è trasformata in un momento memorabile di confronto, crescita e costruzione collettiva.

Un’intera comunità educante in movimento. Docenti, genitori, personale scolastico e rappresentanti istituzionali: tutti uniti da un obiettivo comune – costruire una scuola inclusiva, moderna e capace di rispondere con competenza e umanità ai bisogni di ogni studente.

Il prof. Stella ha condotto i partecipanti in un viaggio attraverso le sfide e le opportunità della didattica inclusiva, illuminando con rigore scientifico e passione educativa le strategie più efficaci per il riconoscimento e la gestione dei DSA. Le sue parole non sono state solo teoria, ma stimolo concreto per ripensare la scuola come laboratorio vivo, capace di evolversi senza mai perdere la propria anima.

Ciò che ha reso l’iniziativa davvero straordinaria, però, è stata la qualità del dialogo interno all’Istituto. Il corpo docente del “Macrì” ha mostrato una preparazione solida, un impegno autentico e una straordinaria apertura al cambiamento. Le esperienze condivise, le domande poste, la volontà di mettersi in discussione: tutto ha contribuito a innalzare il livello del confronto, rendendolo fertile e profondamente trasformativo.

Anche il Consiglio d’Istituto ha dato prova di una governance illuminata e partecipe, capace di sostenere con convinzione progetti ad alto impatto formativo. La sinergia tra scuola e territorio è apparsa evidente, testimoniando una visione comune della scuola come cuore pulsante della comunità.

L’evento ha dimostrato che anche in contesti periferici possono nascere modelli educativi d’avanguardia, capaci di dialogare alla pari con i più alti vertici della ricerca pedagogica. Perché una scuola che investe nelle persone, che crede nella formazione, che accoglie e ascolta, è una scuola che costruisce il futuro.