Le acque sembrano essersi calmate all’interno del progetto Sprar di Gioiosa Jonica. Il giorno dopo la protesta pacifica migranti hanno sospeso lo stato di agitazione e hanno ripreso le normali attività del programma. Contrariamente agli operatori dello Sprar che, invece, hanno deciso di sospendere le attività di front-office e di scuola, per evitare che situazioni di assemblamento possano creare tensione e ulteriori difficltà. Continuano ad essere garantiti, però, i servizi essenziali. Una sospensione che, pare, perdurerà fino a quando non saranno allontanati dalle strutture i quattro migranti che Sua Eccellenza il Prefetto di Reggio Calabria ha deciso di espellere dai sistemi di accoglienza. Ed è proprio la decisione del Prefetto che ha spinto alcuni dei migranti ospiti del progetto a chiedere di essere trasferiti in altri luoghi. I quattro soggetti extracomunitari espulsi, tuttavia, continuerebbero ad occupare abusivamente i locali in dotazione allo Sprar di Gioiosa Jonica. Una situazione inaccettabile visto i comportamnti violenti assunti dagli stessi nei confronti di alcuni operatori. Tra l’altro pare che uno di loro sia, addirittura, stato protagonista di un episodio di violenza accaduto ad Ardore, dove sembrerebbe che il migrante abbia colpito con una forchetta un connazionale mandandolo all’ospedale. La paura degli operatori è soprattutto quella che i quattro soggetti in questione possano aizzare gli altri immigrati in nuove proteste.

ALESSANDRA BEVILACQUA

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