Da secoli, nel cuore di Gioiosa Ionica, il popolo si stringe attorno alla sacra e miracolosa Effige del suo Patrono. Non è soltanto una statua: è memoria viva, è promessa di protezione, è il segno tangibile di una presenza che attraversa le generazioni. Le mani degli artigiani che l’hanno plasmata sembrano aver catturato non solo i tratti del volto, ma anche l’anima di chi, in quel Santo, ha sempre trovato rifugio.
Il volto della sacra e miracolosa Effige del Santo Patrono di Gioiosa Ionica sembra scolpito non solo nel legno, ma nella stessa sostanza dell’eterno. Gli occhi, profondi e lucenti, custodiscono un silenzio che parla più di mille parole: sono due fari di misericordia, capaci di incontrare lo sguardo di chi soffre e di accogliere ogni preghiera, anche quelle mai pronunciate.
Le sopracciglia, dolcemente arcuate, rivelano la compassione di un padre e la fermezza di un protettore. La barba, minuziosamente lavorata, incornicia un’espressione che sembra vibrare di vita, quasi pronta a sussurrare conforto a chi si avvicina. Le labbra socchiuse evocano un respiro eterno, come se il Santo fosse colto nell’atto di intercedere presso il cielo per il suo popolo.
Sulla pelle, calda nei toni e impercettibilmente arrossata sulle guance, sembra scorrere la luce stessa della fede, una luce che non acceca, ma scalda e consola. Ogni tratto è carezza e rifugio, promessa e speranza.
E quando, tra canti e preghiere, la sua Effige attraverserà le vie del paese, ogni passo è un frammento di eternità. Le lacrime dei fedeli non sono soltanto commozione: sono il sigillo di un amore reciproco, antico e indissolubile. Il Santo, dall’alto della sua maestà silenziosa, attraverso l’intercessione dell’adorato Signore, continua a vegliare su Gioiosa Ionica, come fece ieri, come fa oggi, e come farà per sempre.
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Oggi, 16 agosto, il cuore della Chiesa si volge a te, San Rocco, viandante umile e santo della misericordia.

Tu che hai lasciato tutto per seguire Cristo, portando sollievo agli ammalati e conforto agli abbandonati, sei diventato segno luminoso di amore senza misura.

Nel tuo cammino di fede non hai temuto la povertà, la solitudine né la malattia: hai trasformato il dolore in dono, la sofferenza in speranza, la fragilità in forza di Dio.

Anche quando gli uomini ti hanno rifiutato, la Provvidenza non ti ha mai lasciato solo, e un piccolo cane, strumento dell’amore divino, ti ha nutrito e custodito.

San Rocco, amico dei poveri e protettore dei malati,

tu che conosci le ferite del corpo e dell’anima, cammina accanto a noi nei nostri giorni incerti.

Donaci il coraggio di non fuggire davanti al dolore, ma di riconoscere in ogni fratello sofferente il volto di Cristo.

Insegnaci la fiducia che salva, la carità che guarisce, la speranza che non muore.

Questo giono a Te dedicato non è solo memoria:

è invito a rinascere nella fede, a ritrovare la forza dell’amore, a credere che, anche nelle notti più oscure, Dio non abbandona i suoi figli.

San Rocco, pellegrino del Vangelo,

intercedi per noi, proteggi le nostre famiglie,

e rendi il nostro cuore capace di amare come hai amato tu.

AUGURI a tutti coloro che portano questo nome.

pagina fb GIOIOSA IONICA (RC)