LAVORATORE PORTO DI GIOIA TAURO
Il giovane padre di famiglia Simone Galluzzo, racconta la vicenda che vede coinvolti altri dodici suoi compagni di lavoro licenziati dall’Auoto Terminal Gioia Tauro SpA (oggi Automar Spa di AutoTerminal Gioia Tauro spa Atgt, che ha rilevato il rimanente 50% del suo capitale societario dal gruppo tedesco BLG Logistics, rinominata AutoMar Gioia Tauro Spa che verrà incorporata presto in Automar Spa. Il terminal per lo stoccaggio e la movimentazione di automobili di Gioia Tauro nasce nel 1999 ad opera del gruppo BLG Logistics, leader europeo nel settore della movimentazione dei veicoli e nelle attività connesse a valore aggiunto),qualche anno fa illegittimamente licenziati e non più riassunti malgrado sentenze favorevoli.Simone, dopo il primo licenziamento, nelle more di conoscere l’esito del giudizio che tardava ad arrivare, era stato costretto ad emigrare a Milano, trovando lavoro. All’esito positivo del giudizio decise di ritornare nella sua terra e riprendere a lavorare a Gioia Tauro. Ma subito dopo venne nuovamente licenziato per effetto ella sentenza di appello la quale confermò la illegittimità ma di fatto concesse alla società di discriminare le riassunzioni.
Ora il gruppo di lavoratori chiedono che vengano trattati alla stessa stregua degli altri lavoratori.
Giorno 9 giugno avranno un incontro con l’Autorità Portuale Andrea Agostinelli.

Vincenzo Logozzo
Gioiosa Jonica, martedì 2 giugno 2020