Una città intera tenuta per circa cinque ore letteralmente sotto scacco; due squadre di vigili del fuoco dei distaccamenti di Palmi e Polistena, coadiuvati dai volontari di Bagnara, che hanno dovuto lottare a tu per tu con le fiamme altissime e con la coltre di fumo impenetrabile, diverse volanti di Polizia del commissariato cittadino riversate sul posto, alcune abitazioni evacuate, gli infissi delle dimore più prossime al rogo lambite e poi danneggiate dal fuoco. È il bilancio dell’ennesimo grave incendio sviluppatosi nel pomeriggio, intorno alle 15:30, all’interno del quartiere Ciambra, famigerato ghetto dove da anni è relegata in condizioni vergognose una folta comunità di rom, ormai stanziale, tra cui decine di minori.

Secondo quanto trapelato, la causa del vero e proprio inferno che ha divorato diverse centinaia di metri quadrati di vegetazione, in mezzo alla quale erano nascosti rifiuti di ogni tipologia, potrebbe essere stata o la becera attività illecita di sciogliere l’involucro in plastica dei fili di rame rubati per ricavarne il prezioso materiale o i mortaretti lanciati da alcuni bambini del luogo per gioco, ipotesi ancora da vagliare ma che, in un primo momento avrebbero provocato anche una rissa tra residenti. Sta di fatto che almeno fino alle 20.30 i gioiesi sono stati costretti a barricarsi dentro casa con porte e finestre sprangate per scongiurare l’inalazione della diossina sprigionata.

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