Non c’era niente di chiaro nella gestione dei rifiuti prima». Lo ha affermato il presidente facente funzione della Regione Calabria, Nino Spirlì, nel corso di una diretta social.

«Giovedì scorso – ha ricordato Spirlì – ho incontrato, su mio invito e dietro sua disponibilità, il sindaco metropolitano di Reggio Calabria Falcomatà, abbiamo avuto un cordiale incontro. Abbiamo convenuto che forse era il caso di chiedere un aiuto, un’assistenza a qualche governatore vicino. Ho chiamato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che mi ha dato da subito la disponibilità a darci una mano nel grande problema rifiuti: Emiliano come sempre si è dimostrato un caro amico della Calabria. Con il sindaco Falcomatà ci siamo salutati con l’impegno che dal giorno dopo, in qualità di sindaco metropolitano, avrebbe fatto presente ai suoi uffici questa disponibilità pugliese e quindi sarebbero passati alla fase operativa. Una fase operativa che è cominciata un pò a rilento, è chiaro che ci sono criticità. Queste criticità – ha aggiunto il presidente facente funzione della Giunta calabrese – tutti cercano di scaricarle sulla Regione, ma sappiamo perfettamente che appartengono alla Regione in una percentuale straminimissima e invece bisognerebbe cercarle da altre parti. Però, per evitare di perdere tempo e di fare il solito scaricabarile, insieme all’assessore De Caprio ci siamo dati dei tempi radissimi per la soluzione. Però bisogna essere onesti nelle cose: non andava bene, non c’era niente di chiaro nella gestione dei rifiuti prima. E quello che si sta cercando di fare è talmente importante che risulta essere scomodo. Noi – ha concluso Spirlì – lavoreremo fino all’ultimo giorno di questa amministrazione fianco a fianco con gli uffici che garantiscono legalità e scegliamo la legalità. Mi auguro che tutti i cittadini, anche quelli più refrattari e ribelli scelgano sempre la legalità, perchè un conto è essere arrabbiati un altro è essere incivili e noi calabresi incivili non lo siamo».

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