Un sano mix di tessere distintive del mosaico della Calabria Antica Grecanica. Il suo cuore batte forte fino ai giorni nostri, con alcuni dei suoi cittadini, che tramandano e conservano egregiamente nella cassaforte, la loro cultura tramandandola nel tempo.

Viviamo e respiriamo, in una giornata  dai colori da mettere su tela e dal profumo della ginestra che assorbiamo risalendo la vallata della grande fiumara Amendolea che dalla Marina di CONDOFURI, ci conduce in maniera impervia per i dislivelli che si vengono a scalare, ma che piacevolmente osservando i paesaggi naturali, neanche ce ne accorgiamo. Percorriamo la strada che ci conduce a Condofuri, ad un certo punto arriviamo ad un bivio che ci indica GALLICIANO’ a Km 7, dopo un buon quarto d’ora giungiamo a destinazione, piacevolmente sorpresi dal silenzio e dal benvenuto artistico del suo calvario in pietra e dai paesaggi mozzafiato

che ci calamitano al relax e alla preparazione spirituale di vivere questo antico e glorioso borgo culturale della CALABRIA, molto antica bizantina e dalle forti tradizioni religiose e popolari. Un surreale silenzio, una pace identitaria di un borgo popolato da più di 40 abitanti, avvistiamo la chiesa di S. Giovanni Battista che domina maestosa e dall’altra un conglomerato di case dove è incastonata la chiesa greco ortodossa di S. Maria dei Greci.
Ci addentriamo nel borgo, ammiriamo vecchie case, alcune conservate bene e restaurate, altre pericolanti, risalendo il centro storico, ci dirigiamo verso il cuore del borgo dell’entroterra reggino, fino a giungere al Museo Etnografico che ci rispolvera le origini di questo paesello, la propria cultura identitaria, con le sue usanze e dove vengono ripecchiate fedelmente le abitudini della vita quotidiana.
Non resta che visitare questo gioiello storico identitario nell’area interna reggina di Condofuri ed ammirare questo piccolo e curato museo etnografico , banca garante della storia di GALLICIANO’.
Gianpiero Taverniti