Caro padre Zanotelli,
la Locride è tanto altro
Locride, tutta un’altra storia
Essere Calabresi è certamente un onore ma anche un grande onere.
Lo è ancora di più essere un calabrese della Locride. Si, perché dobbiamo per
forza combattere gli stereotipi e soprattutto le lezioni e i racconti che ci
vengono rovesciati addosso anche da persone dalle quale non te lo
aspetteresti, vista la loro storia.
Mai avremmo immaginato che una persona come Alex Zanotelli, sempre
al fianco degli ultimi, avrebbe espresso un giudizio così triste e non
veritiero, dipingendo Locri come la capitale della ‘ndrangheta.
Affermazione grave, che rischia di far arretrare nel tempo una comunità che
ha fatto con grande sacrifici passi importanti di riscatto per uscire da quel
ghetto mediatico che ha relegato la Locride e la Calabria ai margini sociali
e culturali.
Padre Zanotelli dimentica che la vicenda di Riace non è tutto quanto accade
nella Locride. Dimentica che tante comunità fanno esperienze di
accoglienza con intensità e rappresentano modelli di integrazione.
Dimentica la stragrande maggioranza dei cittadini che ogni giorno lavora
per rendere migliori il territorio e le comunità. Dimentica, e speriamo possa
ravvedersi, che non si fa del bene mortificando quanti nel silenzio operano
per un futuro migliore, lontano dai fari della mediaticità.
Caro padre Zanotelli, vorremmo invitarti a visitare la nostra terra, per farti
comprendere che la Locride è tanto altro. E oggi, è tutta un’altra storia.
Locri, 9 novembre 2021
GAL Terre Locridee