Sono stati ritrovati i corpi dei due fratelli di origine calabrese, Massimiliano e Davide Mirabello, di 35 e 40 anni, scomparsi da Dolianova, sud Sardegna, domenica 9 febbraio. Erano stati nascosti tra i cespugli in una zona rurale del paese, non lontano dal centro abitato. I due cadaveri sono stati scoperti grazie alla confessione di Joselito Marras, il vicino di podere delle vittime, arrestato insieme al figlio Michael.

Ieri l’uomo, difeso dall’avvocata Maria Grazia Monni, ha chiesto di essere interrogato e oggi è stato sentito per via telematica dal pm di Cagliari Gaetano Porcu e dagli uomini del Nucleo investigativo del Comando provinciale del capoluogo. Nelle due ore circa di colloquio, Marras ha confessato di aver ucciso i due fratelli, dicendo di aver agito completamente da solo, e di aver poi nascosto i corpi in una zona rurale a circa tre chilometri dal centro abitato di Dolianova, indicando agli investigatori il luogo esatto.

I cadaveri erano già in avanzato stato di decomposizione. Sul posto insieme ai carabinieri del Nucleo investigativo sono intervenuti i colleghi della Compagnia di Dolianova e successivamente gli specialisti del Ris e il medico legale Roberto Demontis. “Il mio assistito nel corso del suo interrogatorio – ha precisato l’avvocata – ha riferito di essere stato aggredito e di essere stato costretto a difendersi. Ha escluso ogni partecipazione del figlio a questo tragico fatto”.

Ansa.it