Due persone, G.S. di 29 anni di Africo e F.V. di Ferruzzano, sono state arrestate dai Carabinieri di Bianco perché sorpresi a coltivare 60 piante di canapa indiana nel territorio comunale di Ferruzzano.

La difesa composta dagli avvocati Giuseppe Zangari per G.S. e Gabriella Romeo per F.V., entrambi del foro di Locri, hanno evidenziato la mancanza delle esigenze cautelari e chiesto al Gip Cristina Foti la scarcerazione.

L’avvocato Zangari ha inoltre rappresentato che il suo assistito ha sempre lavorato fino all’anno 2021, periodo in cui ha subito un’interdittiva antimafia dalla Prefettura di Reggio Calabria perché residente ” da sempre ” presso l’abitazione di uno stretto congiunto, tuttavia incensurato e mai sottoposto a misure di prevenzione.

Ciò nonostante G.S. è stato costretto a chiudere la propria azienda, a licenziare gli operai e ad affrontare grossi debiti. Avverso il provvedimento negativo è pendente il ricorso al Tar. Inoltre, il difensore ha spiegato che G.S. ha coltivato 60 piante, molte delle quali incapaci di produrre sostanza stupefacente, per sopravvivere e non per arricchirsi.

Nell’interrogatorio è inoltre emerso che G.S. ha chiesto a F.V. di aiutarlo in due sole occasioni e che dopo il 3 agosto aveva maturato l’intenzione di abbandonare il progetto criminoso perché aveva trovato lavoro presso una ditta edile, senza fare in tempo perché è seguito l’arresto.

Il Gip, accogliendo le richieste difensive, ha disposto l’obbligo di dimora per entrambi gli indagati ponendoli immediatamente in libertà.

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