DAL PROGRAMMA ESCURSIONI 2025
I Sentieri dimenticati
Domenica 30 novembre
‘A carrera di Cunsulari
Raduno: Ore 9:45 nel Borgo di Ferruzzano Saccuti, nei pressi della piazza antistante la chiesa.
Partenza Escursione:
Come arrivare: Si percorre la S.S. 106 fino a Ferruzzano Marina ed in corrispondenza del bivio per Ferruzzano Superiore proseguire in auto lungo la S.P. 166 per 2 Km e poi lungo la S.P. 170 per altri 5 Km fino a raggiungere la frazione Saccuti o Baracche dove, in corrispondenza della piazza antistante la Chiesa è previsto il raduno (ore 09.45).
Cenni Storici: Il territorio di Ferruzzano è una realtà geografica dell’Aspromonte Orientale che rappresenta un vero e proprio scrigno di tesori ambientali, paesaggistici e storici da conoscere e tutelare, frutto di stratificazioni di civiltà diverse e di un rapporto millenario tra fenomeni geo-morfologico spesso distruttivi ed un’azione umana per molti versi saggia e caparbia. Qui la storia si intreccia indissolubilmente con la natura; ogni roccia, ogni vecchio albero, ogni rovina parla linguaggi dimenticati e la toponomastica dei luoghi fa emergere memorie che esprimono la nostra identità culturale. L’escursionista si troverà immerso in una sorta di mosaico dalle accese policromie i cui tasselli saranno rappresentati da:
Borgo di Ferruzzano e la sua Frazione Saccuti le cui vicende storiche sono simili a quelle di molti centri dell’entroterra jonico, dopo aver subito nel corso del 500 le devastazioni dei pirati turchi, aver tenacemente resistito per secoli ai colpi demolitori di terremoti ed alluvioni, hanno ceduto, stremati, all’emigrazione ed alla velocizzazione dei trasporti con la costruzione della strada ferrata ed il loro trasferimento sulla costa;
Strada Consolare Romana, via di lunga percorrenza a mezzacosta verso Reggio, che si collegava al dromo di Bianco;
Ruderi del Monastero Basiliano di San Giovanni Battista o di Frulizano;
Palmenti rupestri (manufatti di paleo-viticoltura testimoni di una lunga stratificazione di civiltà legate alla coltura-cultura della vite);
Torretta medioevale di avvistamento dislocata lungo un antico selciato;
Dolmen ed altri manufatti del neolitico di C/da San Pietro;
Oracolo ed orologio solare del neolitico di C/da Juderio.
Descrizione Sentiero: Parcheggiate le auto nella piazza antistante la Chiesa di Saccuti, si procede a piedi in discesa lungo la Via Marando e, dopo circa 150 metri si devia a dx, immettendosi nella Via Fontana Saccuti e, procedendo sempre in leggera discesa, percorsi circa 400 m. si giunge in località Schiavone attraverso la quale, scavata completamente nella roccia, si snoda, sempre in discesa, la “Strata Cunsulari”, una antica via romana di lunga percorrenza verso Reggio Calabria. La strada, nel primo tratto è fiancheggiata da alcune querce da sughero e viene percorsa per alcune centinaia di metri fino a raggiungere la località di Santa Domenica, dove si può ammirare un magnifico palmento rupestre munito di croce ed inoltre si rinvengono facilmente frammenti di embrici e di anfore, a testimonianza di un insediamento greco del VI – V sec. a.C., dal palmento si devia poi a sx, immettendosi in un sentiero che, zigzagando tra bassi cisti ed aree un tempo olivetate ma ora non più in coltura, si innesta poi in una mulattiera che conduce alla casa del Dott. Domenico Messinò, medico condotto di Ferruzzano nei primi decenni del 1900, con la passione per l’agricoltura e l’allevamento. Il sentiero procede agevole in piano lungo una mulattiera che poi si innesta sulla S.P. 170, la quale viene percorsa in direzione di Ferruzzano Superiore per circa 300 m., per poi deviare a dx, immettendosi in un antico selciato che serpeggia attraverso la località “Ligorizi”, così denominata per la notevole diffusione di piante di liquirizia e, fiancheggiato da staccionata, conduce prima ai ruderi del Monastero Basiliano di San Giovanni Battista e poi, procedendo in leggera salita, ad un palmento rupestre monumentale a tre vasche (il più bello tra i centinaia di palmenti censiti dal Prof. Orlando Sculli). Nell’area si rinvengono inoltre, scavate nella roccia, diverse buche di libagione del periodo neolitico. Dal palmento, si ritorna indietro sui propri passi per circa 150 m. e, procedendo prima in piano e poi in discesa attraverso radure adibite a pascolo si raggiunge la località “Argada” e, dopo aver sostato in un punto panoramico nelle vicinanze di un traliccio dell’alta tensione, si devia a sx immettendosi in un antico selciato che procede in salita e, nel primo tratto, è fiancheggiato da una torretta di guardia di periodo medioevale e da alcuni piccoli palmenti. Si cammina agevolmente in salita lungo il selciato che poi si trasforma in una strada carrabile la quale viene percorsa per circa 400 m. per poi deviare a dx lungo una stradina che conduce in località Santo Pietro dove sarà possibile ammirare il dolmen ed altri manufatti del periodo neolitico. Si ritorna poi sui propri passi fino a raggiungere la carrabile che, procedendo in salita, conduce alla piazza di Saccuti, punto di partenza dell’escursione. Si riprendono le macchine per raggiungere, percorsi circa 2 Km, Ferruzzano Superiore dove, consumato il pranzo, si effettuerà una breve visita del Borgo. Nel pomeriggio, scendendo in auto verso Ferruzzano Marina, si effettuerà una sosta in località “Juderio” per ammirare l’oracolo e l’orologio solare del neolitico ed infine, giunti a Ferruzzano Marina, si visiterà Villa Zephyros, la casa- museo del Maestro Domenico Carteri, che rapirà lo sguardo ed inebrierà con le vivide policromie dei mosaici e con le altre opere rievocanti la grecità di Calabria.

