L’associazione a delinquere non ha retto perché ormai prescritta ma la Corte d’Assise di Reggio Calabria ha condannato a 4 anni e 2 mesi di carcere l’imprenditore Antonio Scimone, imputato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

 

La sentenza è arrivata oggi al termine di un processo in cui il giudice Ornella Pastore ha accolto le richieste del pm Sara Amerio e ha condannato anche Domenico Cosmo, Paolo Perre e Carlo Lombardo. Per tutti le pene vanno dai 3 anni e 9 mesi ai 4 anni e 8 mesi di reclusione. La condanna più pesante, 6 anni di carcere, è stata inflitta all’indiano Sher Singh, un latitante di 49 anni ritenuto dalla Procura il principale imputato del processo.

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