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ITALIA

Le pillole anti covid Pfizer e Merck disponibili in Italia da fine gennaio 2022

Il farmaco che è disponibile in capsule dovrà essere assunto “2 volte al giorno per 5 giorni”. Il suo utilizzo “non è raccomandato in gravidanza”

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ROMA – Le due pillole anti covid, il molnupiravir (Merck) e il paxlovid (Pfizer), “saranno disponibili in Italia a partire da fine gennaio 2022. Lo ha detto il direttore generale dell’Aifa, Nicola Magrini, in audizione in videoconferenza in Commissione Igiene e Sanità del Senato.

“Il molnupivarir, per cui c’è stata una successiva comunicazione nello studio finale di una riduzione del 30% dell’effetto inizialmente dichiarato, ha avuto una valutazione preliminare positiva ed è stata data per un approvigionamento del farmaco, ma l’approvazione del dossier avverrà sull’analisi dell’aggiornamento”, ha precisato Magrini. Sulla pillola di Pfizer – ha ricordato – ha “una efficacia dell’89% nella riduzione delle ospedalizzazioni”: la valutazione “dello studio finale è in corso, ma si va verso l’approvigionamento”.

Pillola Merck

La pillola anti covid della Merck dovrà essere presa 2 volte al giorno per 5 giorni nella cura della malattia. La terapia deve iniziare entro 5 giorni dai primi sintomi, secondo le indicazioni dell’Agenzia europea del farmaco Ema sulla pillola antivirale molnupiravir per il trattamento di Covid-19, sviluppata da Merck Sharp & Dohme (Merck in Usa e Canada) in collaborazione con Ridgeback Biotherapeutics. Secondo i dati aggiornati dello studio Move-Out, la pillola consente una riduzione del rischio relativo di ricovero o morte per Covid del 30%. Un’efficacia che risulta più bassa rispetto a quella riportata in precedenza nell’analisi ad interim dello stesso trial, in cui si segnalava un dimezzamento del rischio (riduzione del 48%)
La terapia, secondo la consulenza emessa dal Comitato per i medicinali a uso umano Chmp dell’Ema, dovrà cominciare “il prima possibile” dopo la diagnosi, ed “entro 5 giorni dall’inizio dei sintomi”. Il farmaco, che è disponibile in capsule, dovrà essere assunto “2 volte al giorno per 5 giorni”. Il suo utilizzo “non è raccomandato in gravidanza”. E l’allattamento al seno “deve essere interrotto durante il trattamento e per 4 giorni dopo il trattamento”.

Il medicinale, che appunto non è attualmente autorizzato in Ue, può essere utilizzato per trattare adulti con Covid che non richiedono ossigeno supplementare e che sono a maggior rischio di sviluppare malattia grave.
Il farmaco non è raccomandato anche nelle donne che potrebbero iniziare una gravidanza e non utilizzano un contraccettivo efficace. Le donne che potrebbero restare incinte devono usare un contraccettivo efficace durante la cura e per 4 giorni dopo l’ultima dose di Lagevrio, precisa l’Ema.

Quicosenza.it