Il processo finisce con la prescrizione per tutti gli imputati: quattro funzionari, due docenti dell’Ateneo catanzarese,  91 studenti provenienti da diverse parti della Calabria e che studiavano all’Università Magna Graecia di Catanzaro.

La notizia era già nell’aria, dato che già il pubblico ministero nelle scorse udienze aveva chiesto proprio questa conclusione: il tempo per andare avanti con il processo era già scaduto e non restava, per i giudici, che decretare la parola fine.

A far scattare l’indagine, nel 2007, fu lo stesso Ateneo quando un docente si accordo della partecipazione a un sessione di laurea di una studentesse che era certo non avesse mai superato l’esame della sua materia. Da quel momento partirono tutti gli accertamenti che fecero venire fuori un sistema che faceva leva su funzionari e professori.

A goderne dei frutti sarebbero stati 91 studenti iscritti alla facoltà di Giurisprudenza. Tra di loro c’era chi avrebbe pagato circa 60mila euro per arrivare a conseguire la laurea. Altri, invece, in soli due anni, avrebbe superato addirittura venti esami.

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