7423newsColpo di scena, ieri, durante il processo ‘Faida dei Boschi’. Il testimone chiave, Giuseppe Marrapodi, ha spiazzato tutti ritrattando le sue precedenti dichiarazioni. ‘Mi sono inventato tutto’ – dice ora Marrapodi. ‘Ho esagerato– dice- millantando su vicende che in realtà non conoscevo’. Ma quei particolari, che fù lo stesso Giuseppe Marrapodi, a rivelare agli inquirenti e che ora ritratta, trovarono conferma nelle intercettazioni di quel pranzo dell’ 8 giugno 2010, avvenuto alla ‘Masseria’ di Gioiosa superiore, proprietà riconducibile alla famiglia Jerinò. In quell’ occasione di quasi 4 anni fa, emersero particolari collegati con l’ omicidio di Damiano Vallelunga, assassinato nel settembre 2009 a Riace. Dalle intercettazioni ‘saltano fuori’ alcuni nomi, quali Cosimo Leuzzi, Vincenzo Gallace, entrambi ora imputati, davanti alla Corte d’ Assise di Locri, perché sospettati di essere i mandanti dell’ uccisione del presunto boss di Serra San Bruno.Alla sbarra, ora, Marrapodi nega tutto e dichiara di non essere a conoscenza di alcuna riunione, tenutasi alla presenza né di Cosimo Leuzzi né di Vincenzo Gallace, così come del defunto Andrea Ruga. Rispondendo alle domande dell’ accusa, ora Giuseppe Marrapodi nega anche, di essersi mai recato a casa di Gallace, a Guardavalle. Un tassello importante, la testimonianza del test Marrapodi, che ora rischia così, di indebolire l’ impianto accusatorio.