Le pretese dal locale
Da quanto emerso dalle indagini, condotte dai carabinieri del popoloso centro del Crotonese, a luglio scorso, insieme ad altri, avrebbe preteso dal titolare di un locale del posto 300 euro al mese.
Il 12 ottobre successivo, poi, minacciando di incendiare lo stabile, ma anche di morte, coinvolgendo un minorenne avrebbe preteso da un dipendente dello stesso commerciante di mangiare e bere senza pagare, sottraendo inoltre un salvadanaio che si trovava all’interno del locale e contenente circa 50 euro.
La birra e il salvadanaio
Ma non sarebbe finita qui. Dopo quest’ultima presunta estorsione, sarebbe rientrato nel locale, e dopo aver sottratto una birra, avrebbe intimato al titolare – in quel momento al telefono con il dipendente – di chiudere definitivamente l’attività, pena, anche in questo caso, la morte.
Una serie di atteggiamenti che secondo i militari si sarebbero ripetuti nel corso del tempo, provocando nel commerciante un tale stato di timore ed ansia tanto da indurlo a cessare effettivamente l’attività, modificando così le sue abitudini di vita.
Dalle indagini all’arresto
Da qui l’arresto del 22enne eseguito dai Carabinieri della Compagnia di Cirò Marina, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Investigativo di Crotone che hanno iniziato ad indagare sulla vicenda dal 12 ottobre scorso e fino ad oggi, mettendo in campo servizi di osservazione, acquisendo i filmati della video sorveglianza e assumendo a sommarie informazioni persone informate sui fatti.
I gravi indizi raccolti sul giovane hanno portato poi all’emissione del provvedimento da parte del Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale pitagorico; provvedimento richiesto dalla Procura locale.
Sono tuttora in corso ulteriori indagini per quanto attiene alle presunte responsabilità degli altri soggetti coinvolti.
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