Controlli a tappeto a Soverato e in tutto il litorale del basso ionio catanzarese per assicurare un’estate ancora più sicura: nel mirino dei carabinieri finiscono così i locali della movida ma anche i loro frequentatori.

Nel week end appena concluso, così, i militari hanno controllato una discoteca della cittadina turistica e, a conclusione degli accertamenti, hanno deferito in stato di libertà alla Procura di Catanzaro il titolare e gestore, un 24enne, che avrebbe effettuato attività musicale e di intrattenimento danzante senza il parere preventivo della commissione di vigilanza, in assenza delle prescrizioni dell’Autorità a tutela dell’incolumità pubblica. L’attività è stata quindi sospesa.

Sempre a Soverato, il gestore di un ristorante è stato denunciato a piede libero poiché non avrebbe ottemperato all’ordinanza emessa dall’Asp di Catanzaro di chiusura dell’attività per delle carenze igenico-sanitarie.

Allo stesso erano stati già contestati diversi illeciti nei primi giorni del mese, dopo un controllo dei Carabinieri del Nil, il Nucleo Ispettorato del lavoro, e del Nas, il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità, per aver accertato l’impiego di cinque lavoratori in nero, di cui due extracomunitari irregolari.

Nel contesto dei servizi sono state inoltre identificate oltre 450 persone e controllati circa 340 veicoli, segnalati anche quattro soggetti per consumo non terapeutico di stupefacente.

LA GUIDA SOTTO EFFETTO DI DROGA E ALCOL

A Davoli, ancora, è stato deferito in stato di libertà per guida sotto l’influenza dell’alcool e stupefacenti un 31enne della zona: dopo un incidente stradale, in evidente stato di alterazione psicofisica, è stato sottoposto ad accertamenti sanitari per constatare se avesse assunto droga ed è risultato positivo all’uso di cannabinoidi nonché all’etanolo (con un valore pari a 0,67 g/l). La patente gli è stata ritirata.

Dai carabinieri arriva anche un monito a chi si mette alla guida sotto l’effetto di droghe o alcol “tra le principali cause degli incidenti stradali gravi e mortali, in particolare fra i giovani”.

“A parità di concentrazione di alcool nel sangue – spiegano dall’Arma – il rischio aumenta molto rapidamente quanto minore è l’età del conducente e quanto è più rara la frequenza con cui si consumano bevande alcoliche”.

Attenzione anche alle droghe che “alterano le funzioni del sistema nervoso centrale e lo stato di coscienza. Guidare sotto l’effetto di queste sostanze – è il monito dei Carabinieri – significa mettere a repentaglio la propria vita e quella degli altri, oltre che rischiare di incorrere nell’arresto o in sanzioni amministrative (di natura pecuniaria e di sospensione della patente)”.

I CONTROLLI STRADALI

Nell’ambito dei controlli alla circolazione stradale, un 63enne del reggino è stato sorpreso dai miliatari della Stazione di Guardavalle alla guida di un’autovettura ma senza patente, già revocata, reiterando la stessa condotta nell’ultimo biennio. L’uomo, poi, ha esibito una dichiarazione sostitutiva del documento di abilitazione alla guida risultato però falso. Il documento è stato sequestrato ed il veicolo sottoposto a fermo amministrativo.

Negli stessi giorni, sul territorio soveratese altre quattro persone sono state denunciate per vari reati. In particolare: a Stalettì, un 27enne è stato deferito in stato di libertà per minacce. Il giovane, nel corso di un litigio per futili motivi di vicinato, brandeggiando un martello, ha minacciato due persone, che hanno presentato denuncia-querela.

A Soverato, un 48enne è stato denunciato per violenza privata poiché ha impedito l’accesso alla legittima proprietaria di in un terreno, costringendola a tollerare tale condotta.

Sempre a Soverato, un 52enne, per dei dissidi con la proprietaria di un immobile occupato dall’uomo, per cui è in corso lo sfratto, ha aggredito verbalmente la donna minacciandola, inoltre ha arbitrariamente proceduto al distacco del contatore elettrico dell’abitazione.

Montepaone, un 32enne è ritenuto responsabile del reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare, poiché avrerbbe fatto mancare i mezzi di sussistenza all’ex coniuge e al suo figlio minore.

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