Il sub-commissario della sanità calabrese, Ernesto Esposito, risulta indagato nell’ambito di un’inchiesta che ha colpito la sanità lucana. All’epoca il manager aveva un ruolo apicale in Basilicata e l’indagine si concentra su presunte corsie preferenziali nella somministrazione dei tamponi.
Lo stesso sub-commissario è intervenuto sulla vicenda, confermando di voler mantenere l’incarico in Calabria.
Di seguito le sue dichiarazioni:
“Ho fiducia nella magistratura e sono certo che i fatti che mi vengono contestati – che riguardano i mesi tra marzo e aprile del 2020, periodo nel quale ricoprivo il ruolo di dirigente generale del Dipartimento Politiche della persona della Regione Basilicata – verranno analizzati con precisione e senza alcun preconcetto.
Ho sempre agito con senso di responsabilità, seguendo le regole e rispettando le norme e i principi di legittimità, anche in un periodo estremamente complesso come quello della prima ondata della pandemia da Covid-19.
Continuerò a lavorare con determinazione come sub-commissario del governo per la sanità nella Regione Calabria”.
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