11745942_10206290953424209_2000974270254996810_n

Domandiamo al comune di Siderno:  a chi spetta sostenere le spese per lo spostamento o la rimozione di fili,cavi , impianti o pali di coimpianti o pali di comunicazioni elettroniche presenti sulla facciata dello storico Palazzo De Mojà, ubicato a Siderno Superiore.  La struttura, da pochi anni è stata recuperata con una spesa di milioni di euro, alla sua normale funzionalità dal Comune di Siderno ed è attualmente sede di alcuni importanti eventi culturali. Si trova vicino la piazza dedicata a San Nicola; fu la residenza di una famiglia nobiliare spagnola e risale al XVII secolo. Il palazzo è caratterizzato da balconcini con cornici a tripla ghiera in pietra, finestre quadrate, un portale in pietra con arco a tutto sesto. Da qui si accede ad un androne con volta a botte pavimentato a lastroni e ciottolato e ad un atrio dal quale parte una scalinata. Sin qui tutto giusto. La foto scattata nei giorni scorsi parla chiaro. Fossimo stati in altre zone d’Italia, i tecnici Enel che avrebbero  effettuato un tale lavoro sarebbero stati quantomeno “redarguiti”. Qui a Siderno, invece, si accetta tutto passivamente ed il cittadino per essere tutelato deve poi sollecitare le istituzioni preposte affinchè le stesse si attivino per  un tempestivo intervento finalizzato alla risoluzione del problema. Ecodellalocride chiede che si agisca subito per la  rimozione o lo spostamento di quei cavi che rappresentano un vero e proprio “pugno nell’occhio” dell’osservatore, il quale, evidentemente, come a noi segnalato, è rimasto interdetto davanti a cotanta negligenza. Qualcuno provvederà? Lo vedremo. 
Antonio Tassone