E’ rinchiuso presso la casa circondariale di Locri, in attesa che si svolga il primo interrogatorio di garanzia, Nicodemo Scali. Il 22enne di Mammola che alla vigilia di Pasqua ha  messo a ferro e fuoco la città famosa per lo stocco appiccando il fuoco a varie attività commerciali e presso la casa della famiglia Larosa. Nello specifico, lo ricordiamo, sono stati presi di mira nell’ordine:  la Gelateria Pasticceria “Paradise”, la pizzeria “La Taverna del Borgo” e l’ingresso dell’abitazione della famiglia Larosa. Il giovane, arrestato poche ore più tardi grazie ad una brillante attività investigativa dei carabinieri del Gruppo di Locri, deve rispondere adesso di incendio e danneggiamento aggravato. In particolare, durante la meticolosa e concitata fase delle acquisizioni probatorie posta in essere nell’immediatezza dai Carabinieri della Stazioni di Mammola e Grotteria, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Operativo di Roccella Jonica, sono state passate al setaccio numerose vie limitrofe dei luoghi teatri dei fatti con individuazione di possibili telecamere utili. Scali dopo essere stato individuato girare a piedi per le vie cittadine, all’esito della perquisizione personale, è stato trovato in possesso di un coltello dalla lama lunga 6,5 cm emanante un intenso odore di liquido infiammabile. All’arrestato, nel corso di una perquisizione domiciliare, è stata sequestrata anche una patente di guida belga, recante la sua effigie fotografica ma riportante altre generalità: per questo motivo il giovane è stato deferito all’A.G. anche per falsità materiale commessa da privato. Nicodemo Scali era già noto alle forze dell’ordine. Ancora non si conoscono le ragioni che lo hanno spinto ad un simile insano gesto.
ALESSANDRA BEVILACQUA
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