Casignana della Locride è meno dotata di Negrar di Valpolicella, o cosa?

Negrar di Valpolicella, villa romana e mosaici pregiatissimi.
Casignana della Locride, villa romana e mosaici pregiatissimi.
Negrar di Valpolicella, magnifici vigneti di quellAmarone che fermenta nell’uva tardiva attorno il gran finale del Po.
Casignana della Locride, vigneti di Greco e Mantonico che dalle colline scendono fin giù allo Jonio di Epizefiri e da cui si ricava un passito delizioso e malinconico che scivola come vela Achea tra Aci Tezza e Kaulon.
Fin qui zero a zero, e palla al centro.
Poi – la notizia è di pochi giorni fa – il ministro Franceschini propone un parco archeologico di “stile dionisiaco” nella Valpolicella di Negrar: vino, mosaici ed evasione.
Casignana della Locride: vino e gassosa, vino e depressione.
Fermo restando che attraverso i reperti archeologici presenti nella Locride si riduce il gap che lAmarone dà ai vini Greco e Mantonico e partendo dal presupposto che chi scrive non è devoto alla favola della bella vita prima dellUnità dItalia, né al revisionismo neo borbonico, tanto meno a Pino Aprile e suoi Terroni, mi chiedo e vi chiedo cari lettori, da cosa dipende il nostro forte ritardo in tutti i sensi.
Scarsa attitudine a cooperare dei calabresi, cioè familismo amorale (Robert Putmann)? Genetica criminale (Cesare Lombroso)? Vita relativamente comoda dentro una gabbietta con abbeveratoio, mangiatoia e altalena (Giorgio Ferraro)? Lontananza geografica dal baricentro italiano ed europeo (Francesco Saverio Nitti)? Altro?
Ercole Macrì