Sorprendente e spiazzante il personaggio di Catone ,che si macchiò di uno dei peccati più gravi , secondo la morale cattolica ; il suicidio. Eppure egli non viene posto da Dante ne’ nell’infernale cerchio dei suicidi , nè nel Limbo sorte toccata al poeta Virgilio. Non solo. L’Uticense è collocato addirittura come custode del Purgatorio , Perchè? Molte le ipotesi avanzate .

Stando alle tesi di Erich Auerbach , per Dante Catone con la sua morte diviene una prefigurazione di Cristo liberatore sulla Terra . Egli come scrive Lucano ,si consacra alla morte per salvare la propria terra e tutte le genti , e per affermare i valori della libertà politica. Una seconda tesi può essere cosi formulata. Dante nel De Monarchia ,in cui ammira Catone afferma che l’imperatore (in questo caso Cesare) era la migliore guida che Dio potesse mandare al popolo romano .Però Catone ,per affermare la libertà politica ,contrastò l’autorità di Cesare , cioè proprio quella guida mandata da Dio per garantire agli uomini la felicità terrena. Come allora si può spiegare questa contraddizione?

In realtà, per Dante , solo gli uomini normali e comuni devono obbedire all’autorità imperiale perchè hanno bisogno di una guida Catone invece non ne aveva bisogno perchè il suo scopo era quello di far conoscere la verità e insegnarla proprio perchè faceva parte di quella ristretta schiera di aristoi (i migliori) Il critico Manfredi Porena per spiegare la scelta di Dante di porre il suicida Catone nell’Antipurgatorio richiama una tesi di sant’ Agostino (il quale comunque critica Catone) secondo cui l’atto dell’ uccisione poteva essere ammesso , qualora ne fosse risultato un insegnamento o un utile , tale da poter pensare che fosse Dio ad ispirarlo .

Questo concetto potrebbe essere applicato eccezionalmente alla scelta di un suicidio come appunto quello di Catone volto all’affermazione della verità. Va comunque presa in considerazione la differenza tra il Catone-personaggio storico e il Catone personaggio allegorico e figurale della commedia di Dante . Il primo è condannabile secondo l’ottica cattolica in quanto suicida ; il secondo è l’incarnazione non solo di tutte le qualità morale civili dl Catone- personaggio reale , ma soprattutto del processo storico di liberazione dell’uomo . Questa liberazione politica è a sua volta prefigurazione di una più ben completa libertà spirituale.
Professore Vincenzo Bruzzaniti