“L’approccio ospedale-centrico è un errore storico. Il presidente Occhiuto deve prendere atto del fallimento della sua gestione sulla sanità territoriale e iniziare finalmente a difendere la sanità pubblica”. È quanto dichiarato dal capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, Mimmo Bevacqua, intervenuto nel corso del Consiglio regionale straordinario dedicato alla sanità.

Un dibattito acceso, richiesto a gran voce dalle opposizioni, che ha acceso i riflettori sulle criticità croniche del sistema sanitario calabrese. “L’incontro di ieri – spiega Bevacqua – ha dimostrato quanto fosse urgente discutere pubblicamente delle condizioni della nostra sanità, perché la qualità della vita dei calabresi è ormai compromessa da un sistema sempre più fragile”.

Il capogruppo dem ringrazia i colleghi Bruni, Alecci, Muraca e Mammoliti per il contributo al dibattito, durante il quale il centrosinistra ha puntato il dito contro le scelte politiche della giunta regionale e del governo nazionale, accusati di aver alimentato il fenomeno della migrazione sanitaria.

“Sanità commissariata da 15 anni, e nulla è cambiato”

Bevacqua ha ricordato che la Calabria è sotto commissariamento sanitario dal 2009, un’era iniziata con la giunta Scopelliti e proseguita, per ben 10 degli ultimi 15 anni, sotto la guida del centrodestra. “Nonostante gli slogan, la musica non è affatto cambiata. I cittadini continuano a fare i conti con disservizi e strutture che non rispondono ai loro bisogni. La verità è sotto gli occhi di tutti”.

Critiche anche alla recente richiesta di pieni poteri sull’edilizia sanitaria avanzata da Occhiuto: “Una mossa che testimonia l’incapacità di portare a compimento una gestione efficace. Lo dimostra lo smantellamento del Dipartimento Sanità e la totale assenza di una visione riformatrice”.

Una visione vecchia, piani superati e promesse mancate

Secondo Bevacqua, la programmazione ospedaliera della giunta Occhiuto non è altro che una riproposizione degli schemi già tracciati dal commissario Scura, senza aggiornamenti rispetto alle reali esigenze dei territori. “Il piano ospedaliero è un atto puramente burocratico, che ignora completamente la necessità di rafforzare l’assistenza territoriale, soprattutto nelle aree interne”, ha detto.

Sottolineata anche la mancanza di iniziativa su opere strategiche: “I nuovi ospedali di Palmi, Vibo Valentia e della Sibaritide non sono frutto della visione del presidente Occhiuto, ma derivano da ordinanze del 2007. Sta solo portando avanti un percorso già avviato, senza imprimere alcuna svolta”.

“Serve un cambio di rotta: più territorio, meno centralizzazione”

Bevacqua ha evidenziato l’inadeguatezza di un modello sanitario troppo centrato sugli ospedali, a discapito di una sanità di prossimità. “In Calabria abbiamo una popolazione che invecchia e aree interne sempre più isolate. Pensare di risolvere tutto con gli ospedali è un errore storico. Servono investimenti veri sul territorio, sui servizi sociosanitari, sulle strutture di base vicine ai cittadini”.

Infine, la proposta: “Chiediamo la creazione di un osservatorio regionale permanente sulla sanità, che coinvolga tutte le forze sociali e sindacali. Solo con un confronto costante e trasparente si potranno trovare soluzioni concrete, adeguate alle reali esigenze della Calabria”.

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