Igiene, tracciabilità, sicurezza. E uno strumento in più per arginare la proliferazione dei cinghiali. La Regione Calabria ha appena pubblicato le linee guida per il controllo e la sorveglianza sanitaria sui cinghiali selvatici. Il documento è stato adottato con un decreto del presidente-commissario, Roberto Occhiuto.

“Da una parte sarà elemento ulteriore per contenere l’emergenza, dall’altro favorirà la lavorazione delle carni dei cinghiali abbattuti e destinate all’alimentazione umana, senza alcun rischio di carattere sanitario”, ha commentato l’assessore all’Agricoltura, Gianluca Gallo.

Nello specifico, vengono semplificate le fasi di gestione di capi e carcasse a seguito di catture o abbattimenti, per garantire l’obbligo che tutti gli esemplari siano sottoposti al controllo sanitario prima di essere destinati al consumo.

Le linee guida definiscono tutti gli adempimenti che i Parchi, gli Ambiti territoriali di caccia e i servizi veterinari delle Asp devono assicurare sui cinghiali selvatici, allo scopo di monitorare lo stato di salute della popolazione animale e assicurare la salubrità delle carni e dei prodotti derivati.

Vengono inoltre precisate le procedure da rispettare dal momento della cattura o dell’abbattimento dei cinghiali sino alla loro destinazione finale, e gli aspetti legati al funzionamento della filiera.