Reggio Calabria. Il rinvio delle regionali costerà 2 milioni di euro alla Calabria. Uno spreco che si sarebbe potuto evitare se si fosse votato il 10 novembre. Ecco perché il Codacons ha deciso di presentare un esposto alla Corte dei Conti sui costi conseguenti il differimento delle elezioni regionali in Calabria.
L’associazione denuncia “un immenso spreco di soldi pubblici pari a 2 milioni di euro, che si sarebbe potuto evitare se solo si fosse deciso di votare alla naturale scadenza di novembre 2019”. Sarebbe bastato accorpare le consultazioni regionali con le elezioni comunali del 10 novembre. In quella data saranno ben sette i comuni calabresi chiamati al voto per ben 125 mila elettori complessivi. Si tratta dei comuni sciolti per infiltrazioni mafiose, Brancaleone, Cassano all’Ionio, Cropani, Isola Capo Rizzuto, Lamezia Terme, Marina di Gioiosa Ionica e Petronà.
La macchina organizzativa delle elezioni è molto complessa e, di conseguenza, ha dei costi che non sono certo trascurabili. Per far funzionare ogni singola sezione il Codacons stima un costo complessivo di oltre 7.000 euro … e la Calabria – ha motivo di ritenere il vice presidente nazionale del Condacons Francesco Di Lieto – “ha più di 2400 sezioni. Soldi sprecati che avrebbero potuto essere utilizzati per fronteggiare le tante, troppe, emergenze che attanagliano la regione”, a partire dalla sanità.