Lungo la riviera dei gelsomini, una delle località balneari più rinomate della zona, è sempre stata Siderno. Nelle brochure turistiche, sino a qualche anno fa, si leggeva testualmente: cittadina gentile e graziosa ma anche vivace, animata da un chiasso allegro, capace di silenzi selvaggi ma anche di feste scoppiettanti. Tali sono le atmosfere che si respirano in questo paese di quasi 18 mila abitanti della costa ionica, in provincia di Reggio Calabria. Composta da due nuclei distinti, quello di Siderno Superiore, più antico e arrampicato lungo le pendici di un colle, e quello di Siderno Marina, incastonato a ridosso del mare nel luccichio di sabbia e rocce, la cittadina attira ogni anno migliaia di turisti. La stagione più amata è certamente l’estate, che mette a disposizione spiagge incantevoli e comode, ma in ogni momento dell’anno vale la pena di ammirare Siderno, il suo centro e il territorio circostante: persino gli inverni si mantengono miti, e le primavere e gli autunni regalano giornate tiepide piacevolissime. Accarezzati da un clima così benigno vale la pena di fare una lunga passeggiata in paese, scoprendo ogni angolo e ogni singola pietra di Siderno: nel centro storico le case sono antiche e semplici, e le stradicciole sono strette, spesso acciottolate, ma alle dimore più umili si alternano le residenze nobiliari del Seicento e del Settecento, con i portali di sasso e i balconi in ferro battuto. Nonostante l’aria un po’ antica, che fa pensare a un paese senza tempo e senza fretta, l’economia di Siderno corre eccome: oggi il paese rappresenta il centro economico più importante della Locride, nonché il più sviluppato e popoloso della zona dopo Reggio Calabria, Palmi e Gioia Tauro. Tra le aree cittadine più vivaci e amate c’è il lungomare, che in estate brulica di visitatori: i bar, i ristorantini e le pizzerie posizionano sul molo i loro tavolini, dove ci si può ristorare con gelati, granite o semplici caffè freddi, ma anche con pietanze squisite a base di pesce fresco. Seduti all’ombra fresca ci si lascia cullare dal suono del mare, che a breve distanza accarezza ritmicamente la sabbia bianca. Qui, tra arenili ampi e qualche caletta rocciosa, si trovano i moderni stabilimenti balneari di Siderno, dove gli amanti della spiaggia potranno trovare ogni genere di comfort. Numerosi sono i monumenti storici che meritano una visita, collocati soprattutto nella zona centrale di Siderno Superiore. Tra i più interessanti si ricordano la chiesa di San Nicola di Bari, con un bell’altare barocco e alcuni dipinti del Seicento, e la chiesa di San Carlo Borromeo. Dei palazzi civili vale la pena di vedere Palazzo Faletti, il cui portale è stato addirittura dichiarato monumento nazionale, il Palazzo De Mojà e il Palazzo Englen, dove alloggiò anche il Re Ferdinando IV di Borbone. Le sorprese continuano man mano che ci si avvicina al mare: anche a Siderno Marina ci sono alcune testimonianze storico-artistiche affascinanti, tra cui la chiesa di Santa Maria di Portosalvo, la Villa Albanese che appartenne al senatore del Regno Giuseppe Albanese, e innumerevoli monumenti dedicati ai Caduti, ai Marinai, a Padre Pio, alla Musa Calliope e a tanti altri personaggi illustri. Infine meritano un’occhiata alcuni gioielli più moderni, come la Piazza del Risorgimento e la sua spettacolare fontana, con le sculture di due leoni, e le due piazze accanto alla Villa Comunale. Come ogni borgo marinaro che si rispetti, anche Siderno è intrisa di tradizioni e leggende, che si traducono in tanti eventi folcloristici dal sapore vivace e genuino”. Stamattina un amico carissimo, incontrato per caso sul corso principale mi faceva notare una cosa: “sono giunto a Siderno il 10 agosto (quindi nel pieno dell’estate) e ho trovato come primo bigliettino da visita (e come me credo tutti gli altri attuali ospiti della città) uno striscione con la scritta “SIDERNO SALVATI” , relativo ad una manifestazione di protesta ambientale tenutasi a Siderno alcuni mesi fa.  A nostro avviso, la sua segnalazione è stata quantomai azzeccata.  Siderno, come i maggiori centri calabresi, non gode attualmente di una buona comunicazione mediatica. La città ha sicuramente una serie di problemi gravi da risolvere, tra cui quello ambientale, ma  gli amministratori di altri comuni vicini non si sognerebbero mai e poi mai di dover o poter veicolare all’esterno un messaggio comunicativo così fuorviante e intriso di significati politici di sinistra, come se il problema ambientale fosse appannaggio di questa o quella parte politica. Un turista neutrale che legge quella scritta e che non conosce le dinamiche politiche e sociali della nostra città sarebbe tentato a primo acchito a tentare la fuga per mettersi in salvo. Ma mettersi in salvo da cosa? Forse dagli attuali amministratori ? Sarebbe veramente opportuno, a questo punto, rimuovere quello striscione che non ha nessuna utilità se non quello di provocare gravi ed ulteriori danni all’immagine della nostra bella città.

Antonio Tassone