Non è certamente un buon momento per Siderno. La nostra “città” ha sofferto, e sta soffrendo, il peso di una situazione di degrado e d’abbandono che viene veramente difficile sopportare ulteriormente. Il problema rifiuti è certamente quello più serio ma tra le emergenze più gravi sono da ricordare la cattiva depurazione che può compromettere quel poco di turismo balneare che ancora esiste , il dissesto idrogeologico che pesa come un macigno su molte zone del territorio e la stessa carente raccolta “differenziata” dei rifiuti. Queste sono le vere emergenze strutturali che si accompagnano anche ad una forte disoccupazione, non solo giovanile, e ad un sistema economico in grave crisi che non sembra avere possibilità di ripresa anche per la pesante pressione fiscale che impedisce alle aziende di guardare al futuro con un minimo di speranza. Le banche cittadine e la loro politica creditizia, inoltre, colpevolmente, non consentono, ove si volesse tentare qualcosa, di dare “fiato” alle attività commerciali. Eppure basterebbe pensare ad una città forte di tantissime potenzialità che se opportunamente sfruttate potrebbero da sole creare sviluppo e occupazione e favorire un rilancio tanto auspicato quanto disatteso per tantissimi anni. Basti pensare, ad esempio, alle presenze archeologiche di grande respiro, al potenziale turistico mare-monti che si può accompagnare ad un clima salutare che potrebbe diventare attrattiva notevole per gli anziani e soprattutto per gli stranieri, le qualificate possibilità enogastronomiche, la presenza di un artigianato di prim’ordine ed anche a taluni aspetti che potrebbero sembrare secondari, come il turismo religioso, il calore dei centri interni, l’innata ospitalità della nostra gente . Gli sforzi che si stanno facendo, la storia di Siderno, sembra ultimamente legata al cammino di un gambero. Si fa appena in tempo a fare un passo in avanti che arriva subito qualcosa che ti porta a fare due passi indietro. Le reali “conquiste” negli ultimi anni sono state poche o addirittura nulle. Se non si interverrà su questi punti programmatici l’immagine di quella che poteva essere una delle cittadine turistiche piu’ belle e piu’ appetibili della Calabria non potrà che rimanere per sempre “offuscata” vanificando così tutti gli sforzi ed i progetti che una classe politica “illuminata” aveva portato avanti con decisione dalla metà del secolo scorso.
Antonio Tassone ecodellalocride.it