Nella locride, come in altre parti d’Italia, bisogna ricordare che si è in fase di emergenza Coronavirus. Ogni giorno ci giungono segnalazioni da Siderno, Roccella J., Bovalino, Ardore,Locri e tanti altri comuni, di persone preoccupate che ci riferiscono di persone vicine a soggetti positivi al Covid, in molti casi, conviventi, che circolano liberamente come se nulla fosse, in attesa dell’esito del tampone, con il rischio di poter infettare  persone ignare. Come ribadito più volte , da parte di tutti, servono comportamenti responsabili, essere prudenti per rispetto di sé stessi, dei propri familiari e dell’intera collettività. Ieri era successo a Locri dove una persona si era sottoposta a tampone in quanto sintomatica e fino all’esito POSITIVO, arrivato dopo cinque giorni, non è rimasta in isolamento per come avrebbe dovuto costringendo il Sindaco Giovanni Calabrese a dover firmare diverse ordinanze di isolamento domiciliare. Chi risulta positivo ha l’obbligo di dire la verità sui contatti avuti. Chi non lo fa, oltre a compiere un reato, mette a repentaglio la salute di tante altre persone.

Ricordiamo che aver contratto il virus non è una colpa, non ci si può vergognare di ciò che è successo e non bisogna sicuramente tollerare atteggiamenti discriminatori o accusatori nei confronti di chi ha contratto l’infezione. Bisogna però dire che solo facendo arrivare le informazioni agli organi comunali competenti e esercitando comportamenti responsabili e virtuosi si potrà riuscire a contrastare il virus. Non bisognerà avallare peraltro comportamenti in contrasto con gli obblighi di isolamento e quarantena che sicuramente vanno denunciati alle competenti autorità. L’unica strategia attualmente disponibile per il controllo dell’infezione è la pronta identificazione dei soggetti infetti e il loro stretto isolamento, accompagnato dalla ricerca attiva dei contatti avuti durante il periodo di contagiosità (tracciatura dei contatti) e della assunzione, nei loro confronti, dei relativi provvedimenti di quarantena. Ed oggi più che mai è necessario attenersi scrupolosamente alle indicazioni dettate dalle autorità sanitarie e utili agli scopi prima indicati.
Per essere sicuro che si tratti di un caso di COVID-19 bisogna avere la conferma della diagnosi con il tampone molecolare per la ricerca del virus SARS-CoV-2 effettuato dall’ASP di Reggio Calabria. Per migliorare l’informazione a riguardo, da qualche giorno è operativo presso la Prefettura il Nucleo di Monitoraggio COVID 19, che ha il compito di comunicare ai Sindaci la presenza sul proprio territorio di casi confermati di COVID 19.

L’identificazione e tracciatura per la successiva messa in quarantena riguarda solo chi, nelle 48 ore precedenti all’esito del tampone o all’insorgenza di sintomi e nei 10 giorni successivi si sia trovato in una delle seguenti condizioni:

convivere nella stessa casa con un caso COVID 19

aver avuto un contatto fisico diretto con un caso di COVID-19 (es. la stretta di mano)

aver avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso di COVID-19, a distanza minore di 2 metri e di durata maggiore a 15 minuti.

essersi trovato in un ambiente chiuso (es. aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) con un caso di COVID-19, in assenza di mascherina

Ecco perché è di fondamentale importanza indossare la mascherina, stare a distanza e lavare spesso le mani evitando contatti diretti con la stretta di mano: perché solo così si evita di venire a contatto con il virus.
Chiunque si sia sottoposto a tampone rapido avendone esito positivo ha l’obbligo giuridico di darne comunicazione al proprio Medico curante. Sarà il Medico curante ad avvisare il Comune e il Sindaco adotterà, in via cautelativa ed in attesa dell’esito del tampone dell’ASP, una ordinanza di isolamento per il soggetto positivo e le ordinanze di quarantena per i contatti stretti tracciati dagli uffici comunali in collaborazione con i medici di famiglia.

Antonio Tassone- ecodellalocride.it