Nel documento vengono individuate le categorie prioritarie alle quali verranno somministrate in principio le dosi. Poi toccherà ai soggetti dei servizi essenziali. La strategia però potrebbe essere modificata in base all’andamento dell’epidemia

Prima operatori sanitari e sociosanitari, poi ospiti e personale delle RSA, in seguito anziani e soggetti con più patologie. Il calendario per il vaccino anti-Covid in Italia è già stato definito dal piano strategico del ministero della Salute

OBIETTIVI – L’obiettivo è quello di coprire dapprima quelle che vengono individuate come “categorie prioritarie”, successivamente toccherà ai soggetti dei servizi essenziali e si proverà a coprire il 50% della popolazione che può ricevere il vaccino entro l’inizio del terzo trimestre 2021

DISPONIBILITÀ VACCINI – Le dosi di vaccino a disposizione dell’Italia da qui sino al secondo trimestre 2021 saranno 202,5 milioni: 28,2 milioni nel primo trimestre 2021, 57,2 milioni nel secondo trimestre, 53,8 milioni nel terzo trimestre, 14,8 milioni nel quarto trimestre. Per il 2022 le dosi saranno 28,2 milioni nel primo trimestre e 20,1 milioni nel secondo trimestre

QUALI VACCINI – L’Italia avrà 40,4 milioni di dosi Astra Zeneca, 26,9 milioni Pfizer/Biontech, 50,8 milioni Johnson&Johnson, 40,4 milioni Sanofi/GSK, 30,9 milioni Curevac, 10,8 milioni Moderna. “Le tempistiche e le cifre riportate – specifica il piano strategico del ministero – pari al 13,46% delle dosi acquisite a livello europeo, potranno essere soggette a variazioni in funzione dei processi di autorizzazione e assegnazione delle dosi”

LE CATEGORIE PRIORITARIE – Nella fase iniziale di disponibilità limitata di vaccini contro Covid-19, il ministero ha identificato delle categorie da vaccinare in via prioritaria: operatori sanitari e sociosanitari; residenti e personale delle Rsa, persone in età avanzata e/o con comorbidità cronica

QUANTI SONO I SOGGETTI DELLE CATEGORIE PRIORITARIE – Secondo una stima contenuta nel piano strategico sono 1,4 milioni gli operatori sanitari e sociosanitari, sono 570mila coloro che lavorano o sono ospiti di Rsa, sono 4,4 milioni gli anziani con oltre 80 anni, sono 13,4 milioni le persone dai 60 ai 79 anni, sono 7,4 milioni le persone con almeno una comorbidità

I SOGGETTI DEI SERVIZI ESSENZIALI – Con l’aumento delle dosi di vaccino si inizierà a sottoporre a vaccinazione le altre categorie di popolazioni, fra le quali quelle appartenenti ai servizi essenziali: insegnanti e personale scolastico, forze dell’ordine, personale delle carceri e dei luoghi di comunità

STRATEGIA FLESSIBILE – Nel corso dell’epidemia, secondo quanto stabilito dal piano vaccinale del ministero, si potrà attuare una strategia di tipo adattativo, qualora venissero identificate particolari categorie a rischio o gruppi di popolazione in grado di sostenere la trasmissione dell’infezione nella comunità, o nel caso in cui si sviluppassero focolai epidemici rilevanti in specifiche aree del Paese, destinando eventuali scorte di vaccino a strategie vaccinali di tipo “reattivo”

COPERTURA – Nel grafico contenuto nel piano strategico del ministero della Salute ecco il programma della copertura vaccinale nel 2021, con le varie categorie coinvolte nei 4 trimestri dell’anno

GOVERNANCE DEL PIANO – La governance del piano di vaccinazione è assicurata dal coordinamento costante tra il ministro della Salute, la struttura del Commissario straordinario Domenico Arcuri e le Regioni e Province Autonome

STRATEGIA VACCINALE – In linea generale, la strategia vaccinale si articolerà in diverse fasi, il cui il modello organizzativo dipenderà da diversi fattori, che includono la quantità di vaccino disponibile, la numerosità delle categorie target prioritarie per la vaccinazione, e aspetti logistici legati alla tipologia di catena del freddo (estrema/standard) necessaria per il loro trasporto e stoccaggio

I PUNTI VACCINALI NELLA PRIMA FASE – I vaccini che necessitano di catena del freddo estrema (quelli di Pfizer) verranno consegnati direttamente dall’azienda produttrice presso 300 punti vaccinali, che sono stati condivisi con le Regioni e le Province Autonome

I VACCINI NEL PRIMO TRIMESTRE – Secondo il piano del ministero nel primo trimestre arriveranno 8,7 milioni di dosi Pfizer/Biontech e 1,3 milioni di dosi Moderna. Sono inoltre previste 16,1 milioni di dosi AstraZeneca e 2 milioni di Curevac

LA RISPOSTA IMMUNITARIA – Il piano prevede anche lo studio della risposta immunitaria indotta dal vaccino in diversi gruppi di popolazione, in particolare su durata e qualità della risposta. Sarà condotta un’indagine sierologica su un numero rappresentativo di individui vaccinati con i singoli vaccini utilizzati nel nostro Paese, con l’obiettivo di valutare la specificità della risposta immunitaria, la durata della memoria immunologica, e identificare i correlati di protezione

IL MONITORAGGIO – Il monitoraggio sulla risposta immunitaria sarà coordinato dall’Iss, coinvolgerà un campione rappresentativo di vaccinati stratificati per area geografica, età, genere, e stato di salute. Gli esami saranno eseguiti immediatamente prima della vaccinazione (tempo zero) e a distanza di 1, 6 e 12 mesi. Le evidenze scientifiche raccolte saranno pubblicate ed utilizzate a fini informativi e valutativi.
ANSA