Dodici i punti all’ordine del giorno al centro dei lavori del Consiglio regionale della Calabria che è tornato a riunirsi a Palazzo Campanella sotto la presidenza di Nicola Irto. In apertura dei lavori, l’esame del provvedimento amministrativo d’Ufficio recante la “Dichiarazione di incompatibilità dei Consiglieri regionali eletti al Parlamento”. Il provvedimento, che decreta l’incompatibilità dei consiglieri regionali eletti in Parlamento (Francesco Cannizzaro (CdL) e Wanda Ferro (Gruppo Misto), è stato approvato all’unanimità.
Nel ringraziare tutte le componenti politiche ed amministrative del Consiglio regionale e nel rivolgere un saluto a tutti i calabresi, Cannizzaro ha assicurato al Consiglio ed al presidente della Giunta Mario Oliverio la sua disponibilità per qualsiasi tipo di iniziativa politica che dovesse riguardare la Calabria.

Il consigliere Fausto Orsomarso (Misto) ha, quindi, comunicato che anche la componente del suo gruppo, Wanda Ferro, “bloccata a Roma per impegni politici, formalizzerà nei prossimi giorni le proprie dimissioni dal Consiglio regionale”.
Slittata la discussione su Calabria Verde chiesta da Carlo Guccione, i lavori del Consiglio sono proseguiti con l’approvazione all’unanimità di due mozioni a firma del consigliere Sinibaldo Esposito: la prima riguardante lo stato di attuazione della Rete Oncologica Calabrese Hub & Spoke ad integrazione territoriale e la seconda inerente “Istituzione del Centro Regionale di Farmacovigilanza”. Su questo punto è intervenuto anche il presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio che, dopo aver condiviso la mozione, ha affermato che la gestione delle attività farmaceutiche, complessivamente intese, ha assunto negli ultimi anni una fortissima centralità.
“Sono convinto – ha aggiunto – che essa andrà ulteriormente accentuandosi nei prossimi anni, soprattutto in materia di farmaci innovativi”. Il Presidente della Giunta regionale, inoltre, ha illustrato l’attuale situazione della convenzione con lo Stato anticipando che le relative 10 professionalità impegnate andranno in scadenza il prossimo 1 dicembre. “Non c’è dubbio – ha precisato – che vanno attivate ed individuate tutte le misure necessarie per garantire la continuità in essere. E la mozione va in questa direzione”. I lavori dell’Assemblea regionale sono proseguiti con l’approvazione di alcune le mozioni e ordini del giorno posti all’esame dell’Aula.
Dopo l’approvazione delle mozioni riguardanti il miglioramento e il sostentamento del Parco Lilio di Savelli, e quella “di solidarietà in favore della popolazione curda perseguitata nei territori della Siria e dell’Iraq”, il Presidente Oliverio è intervenuto per alcune precisazioni all’ordine del giorno proposto da Gianluca Gallo (Cdl) “Sulle conseguenze dell’eliminazione dei dazi sulle importazioni di olio extravergine dalla Tunisia”.
Oliverio ha sostenuto che il tema “è da tempo oggetto di un confronto a livello europeo. Con l’approvazione del Trattato di libero scambio con la Tunisia si è dato vita – ha precisato – al sistema delle quote. Per questo in Conferenza Stato-Regioni siamo intervenuto per invitare il Governo ad assumere una iniziativa forte a livello europeo. Quel Trattato ha determinato una situazione nuova consentendo l’ingresso di 100 mila tonnellate di olio tunisino a dazio zero ogni anno, con la conseguente alterazione nella competizione dell’olio europeo a danno delle regioni, come la Calabria che sono più impegnate nella produzione olivicola. C’è la possibilità di agire attraverso altri strumenti” ha spiegato, ancora, il Presidente della Giunta regionale che ha elencato la cosiddetta “tracciabilità del prodotto”, “a livello europeo non ancora compiutamente realizzata e oggetto di resistenza, anche se sono stati fatti alcuni passi in avanti”. Il secondo elemento richiamato da Oliverio, “gli interventi in direzione del sostegno dei produttori. La risposta della Commissione Europeo è stata l’istituzione di un fondo che destina ai Paesi a vocazione olivicola una quota di risorse per far fronte ai problemi della commercializzazione. La Regione – ha informato Oliverio – ha recentemente costituito un tavolo con le 22 associazioni di produzione olivicola per un piano a sostegno del comparto. I problemi in questo settore – ha concluso – interessano in modo particolare le regioni del Sud, e soprattutto la Calabria. Insieme alla Puglia abbiamo assunto l’iniziativa in sede di Conferenza Stato-Regioni per una discussione aperta. Anche se alcune misure sono state già assunte. Ma bisogna andare avanti per far sì che i trattati di libero scambio possano essere compensati. Stiamo lavorando per utilizzare il riparto del fondo perché la filiera della produzione olivicola in Calabria possa determinare un valore aggiunto della nostra produzione agricola”.
Il Consiglio ha quindi approvato un ordine del giorno a firma Franco Sergio (Oliverio Presidente) e Antonio Scalzo (Pd) “Sui lavoratori Contact Center di Poste italiane di Lamezia Terme”. L’assessore al lavoro ed al welfare Angela Robbe nel “concordare” sul contenuto del documento all’esame dell’Aula ha annunciato iniziative urgenti della Giunta “per chiedere – ha detto – un incontro con i dirigenti della società, con l’obiettivo di recuperare quanto più posizioni possibili e quanto richiesto nell’ordine del giorno”.
Approvato anche l’ordine del giorno “Sulla situazione occupazionale e imprenditoriale del comparto agricolo delle piane di Sibari e Cammarata” A questo punto il Consiglio regionale ha deciso di posticipare l’approvazione dell’ordine del giorno di iniziativa dei consiglieri Gianluca Gallo (Cdl), Fausto Orsomarso (Misto), Domenico Tallini (Fi) “Sulla riorganizzazione del sistema di interventi e servizi sociali”. Una richiesta sostenuta anche dal presidente Oliverio, che ha sottolineato la necessità di un approfondimento dell’importante tematica nella commissione competente, “affinché si tenga conto anche delle questioni che sono state richiamate”.
L’assessore al Lavoro ed al welfare, Angela Robbe, ha dichiarato, dal canto suo, che una volta acquisita la decisione del Consiglio di Stato a seguito del ricorso al Tar da parte di alcuni Comuni per il mancato coinvolgimento in fase di attuazione della riforma, “sarà necessario affrontare la problematica per evitare disagi all’utenza, riprendere il discorso e rimodularlo”.
Dopo l’accoglimento di una inversione dei punti all’ordine del giorno, proposta dal presidente Irto, l’Aula ha approvato, con l’autorizzazione al coordinamento formale, la proposta di legge firmata da Mauro D’Acri (Oliverio Presidente) recante “Tutela, conservazione, valorizzazione della diversità del patrimonio di varietà, razze e ceppi microbici di interesse agrario e alimentare del territorio calabrese”.
A metà votazione si è resa necessaria la verifica del numero legale. Una circostanza evidenziata dal consigliere del Pd, Carlo Guccione, che ha invitato Oliverio e i capigruppi a procedere ad una verifica interna alla maggioranza”. Il Presidente della Giunta “senza voler giustificare nessuno”, ha definito quella del Consiglio regionale una prassi consolidata, “al di là delle maggioranze o dei colori delle maggioranze che lo caratterizzano”.
Poi, fatto appello ai singoli consiglieri, “quegli stessi che hanno chiesto sostegno ai calabresi candidandosi in una lista per essere votati, e oggi per il loro incarico percepiscono anche un’indennità. Si tratta di un problema morale. Se ci sono problemi di maggioranza – ha concluso Oliverio rivolgendosi a Guccione – si viene in Aula, si pongono i problemi e se lo si ritiene opportuno si presenta una mozione di sfiducia. E’ così che si verifica politicamente se c’è o non c’è un maggioranza”.
Subito dopo, a conferma dell’inesistenza di un problema numerico, l’Assemblea ha votato la proposta di rinvio della seduta.
La prossima riunione del Consiglio regionale sarà riconvocata a domicilio.f.d.

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