di Francesco Marrapodi
È ufficiale: l’Italia calcistica volta pagina con orgoglio e riparte con il cuore, il coraggio e il carisma di Gennaro Gattuso, il guerriero calabrese che ha già fatto battere forte i cuori degli italiani nel 2006, quando con la maglia azzurra sollevò la Coppa del Mondo. Una scelta che infonde entusiasmo e speranza in una Nazione che ha fame di riscatto, di passione, di quella grinta tutta italiana che Gattuso incarna alla perfezione.
Il tecnico cosentino, simbolo di dedizione e sacrificio, prende il testimone da Luciano Spalletti e siederà sulla panchina più amata d’Italia a partire dal 5 settembre, in occasione della delicatissima sfida contro l’Estonia, valida per le qualificazioni ai Mondiali 2026. È l’inizio di una nuova era, di un cammino che tutti gli italiani sognano di percorrere con fierezza e determinazione.
Gattuso, che ha compiuto 47 anni lo scorso 9 gennaio, arriva da una positiva esperienza in Croazia con l’Hajduk Spalato, chiusa con un onorevole terzo posto. Ma è il suo percorso complessivo che parla chiaro: Palermo, Pisa, Milan, Napoli – con cui ha conquistato la Coppa Italia nel 2019-2020 – e poi ancora esperienze in Svizzera, Grecia, Spagna, Francia. Un bagaglio ricco, internazionale, forgiato nei campi d’Europa e pronto a essere messo al servizio della Patria calcistica.
Con 73 presenze in maglia azzurra, un gol e soprattutto un titolo mondiale cucito sul petto, Gattuso sa cosa significa indossare quella maglia, sa cosa vuol dire lottare per un’intera nazione. Ora il suo compito sarà ancora più grande: riportare l’Italia ai Mondiali, là dove merita di stare, dopo anni difficili e l’ultima pesante sconfitta contro la Norvegia.
Ma se c’è qualcuno capace di risvegliare l’orgoglio italiano e riaccendere la fiamma azzurra, è proprio lui: Rino Gattuso, il condottiero che sa parlare al cuore degli italiani. Che l’avventura abbia inizio. Forza Gattuso, forza Azzurri, forza Italia!